Roma. «Sotto il sole, sotto il sole c’è Cutrone, c’è Cutrone». Lo cantano in molti questo ritornello, parafrasando il testo di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gol più bello nelle Under e nel Milan. «Nella storia delle nazionali giovanili ricordo la tripletta con la Germania nell’Under 15. Per quanto riguarda quest’anno il più bello è stato il primo in campionato contro il Crotone».
Modulo 4-2-4. «E’ un modulo più offensivo rispetto ad altri e può aiutare la punta con l’appoggio della seconda punta o delle ali. Sono abituato a giocare da solo con gli esterni ai lati e mi trovo bene, però posso giocare anche con due punte perché l’anno scorso in Nazionale ho giocato con il 4-4-2 e in Primavera con il 4-3-1-2».
Insegnamenti. «Diciamo che il mio carattere è quello di impegnarsi sempre, soprattutto in ogni allenamento e partita. Il “mondo azzurro” mi ha insegnato ad essere uniti come squadra e a giocare contro avversarie di alto livello, come varie nazionali. Montella mi ha insegnato molto, mi dà molti consigli, sui movimenti dell’attaccante e su come stare in area».
Momento. «E’ un sogno. L’ho sempre voluto e spero di continuare così. Il mister mi dà fiducia, i compagni anche e spero di ripagarli sempre».
Paragone Belotti. «E’ un onore, perché è uno dei più forti attaccanti in Italia. E’ un attaccante completo fa gol e aiuta la squadra, ha queste caratteristiche. Se mi ci rivedo? Sì, ma manca ancora un po’ per arrivarci».
Modelli. «Mi sono sempre ispirato a Morata, perché l’ho sempre seguito quando era alla Juventus, è uno dei più forti in Europa».
In coppia con Suso. «Con lui mi trovo benissimo, è un giocare di alto livello e sicuramente farà benissimo anche in nazionale. Nell’Under 21 non conosco bene tutti, però da quello che vedo uno che gli può assomigliare è Verde».
Complimenti. «Quello che mi ha fatto più piacere è stato quello di Inzaghi. Ha speso delle bellissime parole lo ringrazio, e anche Brocchi mi ha fatto molti complimenti».
Da cedibili a perno. «Pensavo a giocare una partita alla volta, perché sapevo che poi avrebbe deciso la società. Pensavo ad allenarmi bene e a dare tutto in campo. Se non ci fosse stato l’opportunità di rimanere, sarei andato volentieri fuori a giocare, ma ora la mia priorità è il Milan».
Fuori dal campo. «Non avendo molto tempo libero, mi piace uscire con gli amici e divertirmi o andare a mangiare un gelato. Cose normali da ragazzo di 19 anni. Non sono uno che ama divertirsi la sera, nel tempo limitato preferisco stare a casa in tranquillità. Fidanzato? No».
Allenamenti . «Ringrazio il mister per le parole. In ogni allenamento, finché non sono stanco e finché non è finita, do tutto. La partita è il risultato degli allenamenti, e io penso a fare bene lì. Se Bonucci mi fa tanti falli in allenamento? Giustamente me le dà quando servono (ride, ndr).
Sogno. «Alzare trofei penso che sia sogno d tutti i giocatori, e anche il mio. Adesso sto con i piedi per terra e penso partita dopo partita. Al Milan siamo una bella squadra, siamo tutti nuovi e col tempo dimostreremo che potremo fare grandi cose. Cosa deve succedere perché io sia contento a fine stagione? Vincere lo scudetto (ride, ndr)».
Esordio a San Siro. «Ero emozionantissimo però ero molto carico, vedere lo stadio e tutti quei tifosi è qualcosa di indescrivibile. Tensione? Poca, pensavo ad aiutare la squadra».
Spagna. «Sinceramente non voglio dire che farò gol, però venerdì sarà una grande partita e prima di tutto pensiamo a vincere. Se poi segnerò, andrà bene». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero