Udinese, Pozzo fa dietrofront su Sensi «Non ho offeso un grande Presidente»

Udinese, Pozzo fa dietrofront su Sensi «Non ho offeso un grande Presidente»
«L'aver citato il presidente Franco Sensi durante il mio intervento sugli errori arbitrali che hanno ancora una volta danneggiato la nostra squadra, non voleva certo essere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«L'aver citato il presidente Franco Sensi durante il mio intervento sugli errori arbitrali che hanno ancora una volta danneggiato la nostra squadra, non voleva certo essere né offensivo né oltraggioso della memoria di una persona che, come me e altri, hanno con passione fatto calcio, nel suo caso raggiungendo anche importanti risultati». Gianpaolo Pozzo, patron dell'Udinese, precisa il senso di alcune dichiarazioni rilasciate ieri, al termine del match perso 1-0 contro la Roma.




«Sensi -dice riferendosi al compianto presidente giallorosso- era un grande dirigente e il mio ricordo sulle battaglie che anche lui portava avanti per migliorare e rendere più equo il calcio, era teso solo a sottolineare come nonostante tutto oggi ci ritroviamo alle prese ancora con problemi che potrebbero essere risolti con la buona volontà di tutti. Allora Sensi aveva chiesto il secondo designatore perché non si fidava di uno solo mentre noi in seguito avevamo proposto l'utilizzo della tecnologia per aiutare gli arbitri a non sbagliare. È chiaro che sono stato frainteso, non era mia intenzione mancare di rispetto al compianto presidente né tantomeno ai tifosi della Roma».



La frase incriminata di Pozzo sembrava lasciare per altro poco margine all'interpretazione di un invito alla Roma: «Non facciamo le solite cose, cercare di fare sempre i furbi, mi ricordo Sensi...». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero