Torrenova, amMazza che salvezza «Mezzo miracolo come a Guidonia»

Torrenova, amMazza che salvezza «Mezzo miracolo come a Guidonia»
E’ riuscito in un’impresa che sembrava disperata quando a fine febbraio si è insediato sulla panchina dell’Atletico Torrenova. Paolo Mazza ha completato...

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E’ riuscito in un’impresa che sembrava disperata quando a fine febbraio si è insediato sulla panchina dell’Atletico Torrenova. Paolo Mazza ha completato ai play out un’incredibile rincorsa: l’1-1 di domenica contro il Borgo Podgora al termine di 120’ durissimi è valso la salvezza per la squadra capitolina. «Una partita resa ancor più complicata dal gran caldo – spiega l’ex allenatore dell’Unipomezia – I ragazzi erano stanchissimi e hanno tirato fuori tutto quello che era loro rimasto. Siamo andati sotto a fine primo tempo e poi all’inizio del secondo abbiamo rischiato di subire il raddoppio, ma la squadra non ha mai mollato e ha cambiato passo colpendo due pali e pareggiando i conti con Orsini, un ragazzo classe 1997 alla prima da titolare con me dopo che alcuni problemi fisici lo avevano un po’ limitato. Ai supplementari abbiamo avuto qualche altra opportunità e nel finale abbiamo stretto i denti: è stata una salvezza fortemente voluta da tutto l’ambiente, dalla società ai ragazzi passando per i tifosi e per lo staff tecnico».

 
Un’impresa autentica se si pensa che l’Atletico Torrenova aveva concluso il girone d’andata ad appena 11 punti. «In questo club ho ritrovato tanti amici a cominciare dal direttore sportivo Paolo Michesi che mi aveva già chiesto la disponibilità in precedenza – sottolinea Mazza -. Quando è “tornato alla carica” non potevo dire di no, anche se avevo avvertito tutti che sarebbe stato un compito davvero arduo. E invece ce l’abbiamo fatta e addirittura ci saremmo potuti salvare direttamente se ci avessero concesso un rigore solare in un match infrasettimanale sul campo della Pro Roma».
 

Un capolavoro che Mazza accosta a un’altra sua grande “perla”. «Questa salvezza la considero come la vittoria di un campionato. E’ simile ai play off di Eccellenza raggiunti e poi vinti col Guidonia, nell’anno della penalizzazione. Un mezzo miracolo». Ora qualche giorno di riposo, poi sarà tempo di parlare di futuro… «Cerco progetti seri e qui potrebbero esserci basi interessanti, quindi l’ipotesi che si possa proseguire assieme esiste assolutamente. Ho trovato un club appassionato e lungimirante, tra non molto ci metteremo ad un tavolo e ne parleremo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero