Più soldi allo sport di base, privilegi per le fasce a basso reddito, ai giovani e agli over 64, ma salvaguardando le federazioni già al lavoro in vista di Tokyo...
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Nel dettagli, la suddivisione delle risorse, anche in considerazione dell'anno olimpico, ha mantenuto la ripartizione tra federazioni nazionali (91,5%) e altri organismi sportivi (8,5%) adottata negli ultimi tre anni. «Tra i fondi varati il 18 ottobre e quelli deliberati oggi - ha detto Sabelli in conferenza stampa - nel giro di un mese e mezzo sono stati assegnati 340 milioni al mondo dello sport», di cui circa 40 destinati ad iniziative di inclusione sociale. Questo «grazie alla legge che è stata fatta, legata alla capacità di autofinanziamento. Significa il 20-21% in più rispetto alle risorse dello scorso anno».
Questi in sintesi i contributi della prossima stagione 2020, quella che porterà alle Olimpiadi di Tokyo. A prendersi la fetta di torta più grande, è la Federcalcio (Figc) che avrà a disposizione ancora 36 milioni di euro, per la precisione 36,2. LA TOP 10 - Subito dopo il calcio, delle 40 federazioni che rientrano nel perimetro base secondo quanto deliberato oggi dal cda di Sport e Salute, segue la Federazione italiana nuoto (Fin) con 13,4 milioni. La terza federazione sul podio dei contributi è la Federvolley (Fipav), con 11,8 milioni di euro. Seguono la Federazione italiana atletica leggera (11 milioni), la Federazione italiana sport invernali (10,8), la Federciclismo (9,6), la Federbasket (8,9) e la Federazione italiana tennis (8,8). Chiudono la top 10 Federazione judo lotta karate arti marziali e Federsci
SOTTO I DUE MILIONI - Per Federazione italiana Danza Sportiva (1,9), Federazione italiana Motonautica (1,9), FederSquash (1,2) e Federazione italiana Armi sportive da caccia (1,1).
LE 'FUORI PERIMETRÒ - Come rivelato dal presidente e ad di Sport e Salute, Rocco Sabelli, dallo schema base sono state estromesse quattro federazioni che per la loro specificità sono state considerate «fuori perimetro» e hanno ricevuto nel complesso circa 6,6 milioni di euro, spartiti secondo quanto segue: Federazione medico-sportiva italiana (2,6), Federazione Italiana Cronometristi (1,5), Aero Club d'Italia (1,3) e Automobile Club d'Italia (1,1).
IL SOCIALE - Venticinque milioni vanno allo sport sociale: 7 ai progetti scolastici e circa 18 (all'interno dei restanti 273, in quota parte per ciascun organismo) alle iniziative rientranti in «Sport di tutti», il programma mirato a diffondere lo sport e gli stili di vita sani in tutte le fasce della popolazione. Sarà il ventaglio delle iniziative anche federali ispirate al sociale che verranno condivise da Sport e salute. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero