Tra Spal e Empoli esce un pari, 2-2, che sa d'amaro ma che alla fine entrambe le squadre accettano con un sospiro, al termine di una partita combattuta e divertente....
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Parte la ripresa, Empoli ancora padrone del campo. Spal in confusione e sull'ennesima palla persa a centrocampo, Cionek - per evitare un contropiede letale degli avversari - è costretto ad atterrare La Gumina: rosso sacrosanto. La squadra di Iachini ha tutto in mano: dominio tecnico e psicologico. Avanti nel punteggio e con l'uomo in più. Ma è qui che, paradossalmente, smette di giocare. Così i toscani lasciano campo alla Spal, che ritrova un minimo di energia. Semplici mantiene la linea a tre arretrando Lazzari, che comunque continua ad attaccare sulla fascia. Un po' per inerzia, e tanto per necessità, i padroni di casa spingono con un grinta ritrovata, pur prestando logicamente il fianco alle ripartenze dei toscani che ancora con Caputo mancano il colpo del ko. E così, su un'altra fuga in corsia di Lazzari, pallone in area e Kurtic pareggia, ancora di testa. La Spal, che cercava l'acuto per dare una spallata alla classifica, coglie il punto con un minimo di benevolenza considerato che è quasi miracoloso. Non vince a Ferrara dal 17 settembre (2-0 all'Atalanta alla quarta giornata), mentre l'Empoli dopo due vittorie interne dall'arrivo di mister Iachini prosegue la serie positiva: sette punti in tre match. Ha assaporato il bottino pieno, si accontenta di restare a galla. Alla fine è festa vera solo per l'arbitro Mazzoleni: duecentesima direzione in A.
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Il Messaggero