Silverstone, Lorenzo più veloce di tutti nelle seconde prove libere. Alle sue spalle Marquez, Valentino Rossi 10°

di Redazione Sport

Jorge Lorenzo ha realizzato il miglior tempo nelle seconde prove libere della MotoGp sul circuito di Silverstone, sede del Gp di Gran Bretagna. Lo spagnolo della Yamaha ha girato...

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Jorge Lorenzo ha realizzato il miglior tempo nelle seconde prove libere della MotoGp sul circuito di Silverstone, sede del Gp di Gran Bretagna. Lo spagnolo della Yamaha ha girato in 2'02«338 precedendo il connazionale Marc Marquez (2'02»371) su Honda e il britannico Bradley Smith (2'02«531) con la Yamaha Tech3. Quarto tempo per lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa (2'02»573) che si piazza davanti alla Ducati di Andrea Dovizioso (2'02«761). Solo decimo Valentino Rossi (2'03»327) a quasi un secondo dal compagno di squadra Lorenzo. «Non sono contento. Le seconde libere sono state difficili. Questa mattina non sono andato male poi ho avuto diversi problemi in più al pomeriggio perché abbiamo cercato di modificare la moto per aumentare la durata della gomma ma non sono riuscito ad essere abbastanza veloce. Non mi sentivo molto bene sulla moto e ho perso alcune posizioni». Valentino Rossi commenta così le prime due sessioni di prove libere del Gp di Gran Bretagna.

Il 'dottorè ha chiuso terzo al mattino e decimo al pomeriggio, in ritardo di quasi un secondo dal leader, il compagno di squadra Jorge Lorenzo, con il quale è in vetta alla classifica mondiale a pari punti. «In compenso siamo riusciti a provare alcune cose -aggiunge il pilota della Yamaha-. Ora controlleremo i dati e cercheremo di mettere tutto insieme per andare più forte domani».

«Qui a Silverstone il tempo è sempre un grande punto interrogativo, spero come tutti che non piova ma la vedo dura perché le previsioni non promettono nulla di buono. Per fortuna io sono tra i primi dieci, quindi non è un grosso problema, se dovesse piovere nelle libere di domani, visto che sono comunque nel Q2. Sarebbe meglio ci fosse una sessione asciutta in modo da poter migliorare l'impostazione», conclude il nove volte campione del mondo.

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Il Messaggero