C’è una data, fissata dalla Uefa, che rimbalza in modo distratto ma che invece ha una valenza fondamentale: il 25 maggio. Il massimo organismo calcistico europeo ha...
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PROBLEMATICHE SULLE LINEE GUIDA
Ma anche nel caso in cui tutti fossero d’accordo sulla scelta potrebbero sorgere problematiche. «Sì. La Uefa, infatti, si riserva il diritto di valutare le scelte operate dalla Federazioni e dalle Leghe, potendo anche decidere per una mancata ammissione dei club indicati per vari motivi. Curioso il richiamo di cui alla lettera E delle linee guida ad una “percezione pubblica di ingiustizia nella qualificazione del Club”. Ora mi chiedo se in una città i tifosi facessero una rivoluzione perché reputano ingiusta una qualificazione, cosa accadrebbe?». E poi c’è anche la problematica legata agli ordinamenti. «Ce ne sono tre distinti chiamati a pronunciarsi sulla medesima questione. La ripresa o meno del Campionato e le forme in cui portarlo a termine o meno. Alcuni lo hanno già fatto, ossia l’Ordinamento sovranazionale della Uefa, a breve dovrà pronunciarsi la Figc in qualità di referente di quello sportivo nazionale di categoria e infine quello Statale, attraverso i provvedimenti governativi. Le decisioni intraprese dovranno trovare una armonizzazione al fine di evitare eventuali contrasti che sarebbero forieri di incertezze e, dunque, di potenziali focolai contenziosi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero