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Il Milan è risorto all'Olimpico, scrollandosi di dosso una crisi che gli ha fatto perdere il primato in favore dell'Inter. La Roma, ancora una volta, non è stata all'altezza di un big-match sbagliando clamorosamente l'approccio a una partita apparsa segnata già dopo 20 minuti, nonostante il risultato fosse ancora miracolosamente sullo 0-0, e perdendo la sua prima partita di campionato in casa. Ma nel giorno in cui un arbitro, Orsato, va in tv a 90° minuto a inaugurare la trasparenza, Roma-Milan ha offerto episodi che dimostrano come il Var non riesca a fare luce completamente su certe decisioni. Come quelle di Guida sul gol annullato a Mkhytarian e poi sul rigore concesso dopo aver consultato il Var per il contrasto Fazio-Calabria. Il 15° penalty per i rossoneri dopo 23 giornate, più di uno ogni 2 partite. Un record.
La Lazio è arrivata al bivio, il solito bivio: la rosa dei titolari è ristretta a 11-12 elementi che Simone Inzaghi sfrutta al massimo perché evidentemente non ritiene i sostituti all'altezza della situazione. Un problema che torna puntuale quando tornano gli impegni infrasettimanali. Non a caso la serie di sei vittorie di fila la Lazio le ha colte durante la pausa della Champions. Il contraccolpo psicologico dell'1-4 con il Bayern ha fatto il resto.
Intanto l'Inter segna a raffica con la sua super coppia Lukaku-Lautaro, ma su Conte pende una spada di Damocle spaventosa e riguarda le strategie del Gruppo Suning. Lo Jiangsu, la squadra campione di Cina di proprietà di Zhang, è stata sciolta, cancellata per «variabili incontrollabili». Giustificazione misteriosa, da brividi. Dicano presto, chiaro e tondo, che intenzioni hanno con l'Inter.
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