Nodi continui impossibili da sciogliere. Un matassa aggrovigliatasi su se stessa. Così appare il calendario che si va disegnando per via del pasticcio legato ai rinvii. Ma...
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Alla fine dei giochi la Lega si è ritrovata con il cerino in mano per aver di fatto preso lei la decisione di rinviare. Il Governo, dopo aver acconsentito alla scelta, ora si sfila e anzi richiama i vari presidenti ad assumersi la responsabilità e a trovare una soluzione. Con il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, che vuole togliere alibi al mondo del calcio: «Non faccia cadere le sue responsabilità sulla politica. Noi abbiamo solo detto, per la salute di tutti: o giocate a porte chiuse, o rinviate». «Solo venerdì sera abbiamo saputo che in tre regioni si sarebbero riaperte le porte degli stadi già da oggi, rendendo il quadro completamente diverso dal precedente» prova a difendersi Dal Pino che ora deve assolutamente trovare una soluzione. In via Rosellini a Milano, sede della Lega di A da sabato vengono appesi striscioni degli interisti che urlano al campionato falsato: «Calciopoli... Ci risiamo?» poi ancora «Lega indegni vergognatevi» e infine «Rispetto per il calcio, rispetto per i tifosi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero