Serie A in pressing su governo e Comitato tecnico scientifico

Serie A in pressing su governo e Comitato tecnico scientifico
C’è da stabilire solo chi, tra Genoa e Lecce, saluterà la compagnia. Poi, domenica, il pallone della serie A terminerà la sua maratona estiva fatta di...

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C’è da stabilire solo chi, tra Genoa e Lecce, saluterà la compagnia. Poi, domenica, il pallone della serie A terminerà la sua maratona estiva fatta di 124 partite (più tre di coppa Italia) giocate in 51 giorni. Una “follìa” dettata dalla pandemia di coronavirus, purtroppo ancora da debellare. La prossima stagione rischia infatti di essere ancora “malata” di Covid-19 e la Lega di serie A - riunita ieri a Milano per la prima volta “in presenza” dopo il lockdown - non ha fatto altro che alimentare le perplessità già manifestate dal presidente della Figc Gravina: il campionato 2020/21 rischia di slittare. «Il presidente - ha detto il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis - a me ha sempre detto che è una follia cominciare il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali, le società più importanti impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori». 

LA B AL VIA IL 26 SETTEMBRE
La serie B, che chiuderà questa stagione il 20 agosto con la finale playoff, ha deciso che ripartirà sabato 26 settembre. Potrebbe essere la data buona anche per la serie A, che per via degli Europei di giugno (partita inaugurale Italia-Turchia a Roma l’11 giugno) non può permettersi di far scattare troppo oltre il cammino delle sue 38 giornate. «L’ipotesi slittamento esiste - ha spiegato il presidente dalla Lega Paolo Dal Pino - se di una o due settimane non lo so». Il problema “ufficiale” è la ristrettezza dei tempi e la necessità di «guadagnare un po’ più tempo per far riposare le squadre», per dirla con Dal Pino. In realtà la situazione è più complessa e vede sul tavolo due problemi: 1) la riapertura degli stadi al pubblico; 2) lo snellimento del protocollo sanitario. Questioni per le quali i club di A stanno andando in pressing sul governo, non in maniera diretta ma, forti della formula vincente che ha portato alla ripartenza del torneo, riparandosi dietro lo scudo della Figc. Sarà ancora una volta Gravina a dover mediare con il ministro Spadafora e con il Comitato tecnico scientifico. Spadafora ha annunciato di voler riaprire parzialmente gli stadi a settembre se la curva dei contagi lo consentirà. Un auspicio che non può bastare ai club, ancora alle prese con i voucher-rimborso ai loro abbonati, ai quali non sono in grado di prospettare quando poter tornare sugli spalti. «La sicurezza prima di tutto - ha detto Dal Pino - però confesso che ho difficoltà a pensare ad alcune discoteche o luoghi all’aperto con la musica e migliaia di persone, e poi alla premiazione del campionato sabato a Torino senza un tifoso...». Il presidente della Lega ha a tal proposito ricordato anche il dossier «molto corposo, redatto insieme al massimo dei consulenti in questo settore, per indicare una via sul ritorno agli stadi». Di qui l’esigenza di prendere tempo, e in quest’ottica va inteso il recupero dell’idea playoff riesumata da Gravina mercoledì sera alla festa promozione del Benevento «è una formula che mi piace». Gravina spingerà per inserirla a bocce ferme e come extrema ratio in caso di nuovo blocco del torneo che, lanciato verso lo scoglio Europei non avrebbe i margini di manovra avuti quest’anno. Infine lo scoglio del protocollo sanitario: «È molto difficile affrontare l’intero campionato con un tampone ogni quattro giorni. Dobbiamo definire con il Cts delle nuove modalità», ha detto Dal Pino. Pressing al quale il governo dovrà dare presto una riposta, nonostante sia impegnato nell’altra partita della legge di riforma dello sport: «Procediamo spediti», ha scritto ieri Spadafora su Facebook. Ma è una corsa contro il tempo dagli esiti ancora incerti.
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Nell’assemblea di ieri sono state presentate le offerte dei sei Fondi d’investimento interessate al progetto di un canale televisivo gestito direttamente dalla Lega. Ieri le offerte sono state date in visione ai presidenti, se ne riparlerà nell’assemblea del 24 agosto.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero