Serie A, Irrati e Giacomelli simboli di un flop

Serie A, Irrati e Giacomelli simboli di un flop
«Basta, ne abbiamo la tasche piene». Una frase che si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Basta, ne abbiamo la tasche piene». Una frase che si è levata come un grido di battaglia da Napoli e Udine (sponda Roma) nei confronti della classe arbitrale, ieri sera (ma anche martedì sera) di nuovo disastrosa. E di un Var che nonostante gli specialisti sembra essere soggetto ad una volontà di affossamento, utilizzando quel protocollo che fino allo qualche mese fa veniva ignorato senza problemi. Inutile negare che Rizzoli e Nicchi siano in grande difficoltà, perché è sempre più difficile, se non impossibile, giustificare gli errori che ad ogni turno di campionato ormai di susseguono. E non si tratta di sbagli commessi da uno o due elementi, ma di una preparazione che si sta rivelando scadente e insufficiente. Se a sbagliare è un arbitro come Irrati (fermo in mezzo al campo e già con il fiato corto dopo 27 minuti di gioco) vuole dire che se non siamo alla frutta, poco ci manca. Anche Giacomelli a Napoli è stato fortemente contestato, da Ancelotti (espulso) dallo stadio (l'arbitro è uscito a testa bassa e senza guardare in faccia nessuno) e dal Napoli, che è sembrato sul punto di uscire dal campo. «Giacomelli mi ha chiesto di aiutarlo a calmare la situazione», ha rivelato Ancelotti, offrendo spunto per un'altra riflessione: la conferma della mancanza di lucidità di Giacomelli, dimostrata anche in altri disastri. Due casi-caos, quelli di Udine e Napoli che potevano essere attenuati (se non evitati) con l'intervento del Var. Che, altro dato preoccupante, erano due specialisti,, ovvero Banti e Mazzoleni (andato a parlare con Irrati nell'intervallo, cosa inusuale anche se non vitetata...) che si sono ben guardati dall'aiutare Irrati e Giacomelli a commettere errori. Il mancato rigore per il fallo di Kjaer su Llorente (il danese si disinteressa del pallone e va direttamente sullo spagnolo, che per proteggersi allarga il braccio) che ha poi originato il pareggio dell'Atalanta sul Napoli; e l'espulsione affrettata e immotivata di Fazio (il romanista corre con Okaka e mette il corpo a protezione del pallone senza che l'ex romanista entri mai in possesso della sfera) sono le due situazioni scandalo di ieri che pesano anche sulla valutazione della compatibilità di Banti e Mazzoleni con il ruolo di varisti. E pensare che, invece, in Sampdoria-Lecce un altro varista di ruolo, Di Paolo, ha impedito a Massa di sbagliare.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero