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E’ il destino dei maestri. Poteva andare solo così. Dopo il sì di venerdì, le frenate di sabato e le ultime riflessioni, finalmente Sarri. Anche se per avere l’ufficialità bisognerà aspettare oggi, simbolicamente il 7 giugno 2021 una nuova era in panchina apre i battenti. Stupenda coincidenza, esattamente cinquant’anni dopo Maestrelli. Stessa saggezza, stessi scudetti. Almeno sino ai giorni nostri. Perché Maurizio sbarcherà presto alla Lazio con la promessa di far sognare i tifosi. Ha un milione di «bonus» propositi tricolori già nel biennale (con opzione per il terzo anno) da 3 milioni. Nel primo pomeriggio di ieri i contratti sono stati spediti via Pec, Lotito li aveva già firmati e sperava di poter dare in serata gli annunci. Eppure lo scrupoloso Maurizio si è rinchiuso a spulciarli sino a tarda sera, riga per riga, di nuovo insieme ai suoi legali. Con lui è sempre così, d’altronde per un ex bancario non poteva essere altrimenti. Scambio di mail frenetico col segretario Calveri, analizzata e riscritta più volte ogni clausola e cavillo, anche per tutti gli uomini di Sarri: Martusciello (vice), Ianni (assistente tecnico), Pertugiò (preparatore atletico)e Nenci, preparatore dei portieri a cui sarà affiancato l’highlander Grigioni. Come a Vinovo, a Formello si insegnerà calcio con una tecnologia avanzata e i droni per studiare dall’alto i movimenti. Vola Lazio vola, l’obiettivo chiesto a Sarri da Lotito sono i primi tre posti. Tare ha giurato al Comandante che gli reperirà sul mercato tutte le armi.
MERCATO LOW COST
Si è esposto dal primo faccia a faccia a Castelfranco con Sarri, Tare lo voleva a tutti i costi e ora sono oneri.
SALTO DI QUALITA’
Se tutto alla fine andrà oggi come da scontate previsioni, Lotito potrà celebrare sia le sue capacità imprenditoriali (lo sconto ottenuto da 3,3 a 3 milioni), sia le promesse di crescita degli ultimi anni. Nel 2016 ci aveva provato con Bielsa, poi era stato costretto a virare su Inzaghi in extremis. Stavolta è andato oltre i propri limiti economici e i suoi dubbi iniziali pur d’arrivare a Sarri. Sabato aveva temuto per un attimo il peggio per i suoi silenzi, il giorno dopo ha messo da parte l’orgoglio, rotto gli indugi e risolto tutte le questioni. Anche se il Comandante lo ha fatto tribolare pure ieri, tanto che Lotito all’uscita dalla Lega non è riuscito a sbilanciarsi. Senza se e senza ma è attesa per oggi la firma sui contratti. Tempi comunque minori rispetto a quelli conosciuti dai colleghi De Laurentiis (non consultato nonostante gli ottimi rapporti) e Agnelli, che avevano impiegato settimane e mesi, prima di convincere Sarri. Alla fine la Lazio ci ha messo appena 8 giorni. Anche se, con le sigarette sui social, i tifosi nell’attesa hanno perso anni di vita e polmoni, ora non sono più orfani. Ora c’è solo Sarri, chi è Simone Inzaghi?
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Il Messaggero