Sarri già comanda. La Lazio è sua

Foto Bartoletti
di Alberto Abbate
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Martedì 8 Giugno 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 10:32

E’ il destino dei maestri. Poteva andare solo così. Dopo il sì di venerdì, le frenate di sabato e le ultime riflessioni, finalmente Sarri. Anche se per avere l’ufficialità bisognerà aspettare oggi, simbolicamente il 7 giugno 2021 una nuova era in panchina apre i battenti. Stupenda coincidenza, esattamente cinquant’anni dopo Maestrelli. Stessa saggezza, stessi scudetti. Almeno sino ai giorni nostri. Perché Maurizio sbarcherà presto alla Lazio con la promessa di far sognare i tifosi. Ha un milione di «bonus» propositi tricolori già nel biennale (con opzione per il terzo anno) da 3 milioni. Nel primo pomeriggio di ieri i contratti sono stati spediti via Pec, Lotito li aveva già firmati e sperava di poter dare in serata gli annunci. Eppure lo scrupoloso Maurizio si è rinchiuso a spulciarli sino a tarda sera, riga per riga, di nuovo insieme ai suoi legali. Con lui è sempre così, d’altronde per un ex bancario non poteva essere altrimenti. Scambio di mail frenetico col segretario Calveri, analizzata e riscritta più volte ogni clausola e cavillo, anche per tutti gli uomini di Sarri: Martusciello (vice), Ianni (assistente tecnico), Pertugiò (preparatore atletico)e Nenci, preparatore dei portieri a cui sarà affiancato l’highlander Grigioni. Come a Vinovo, a Formello si insegnerà calcio con una tecnologia avanzata e i droni per studiare dall’alto i movimenti. Vola Lazio vola, l’obiettivo chiesto a Sarri da Lotito sono i primi tre posti. Tare ha giurato al Comandante che gli reperirà sul mercato tutte le armi.

MERCATO LOW COST
Si è esposto dal primo faccia a faccia a Castelfranco con Sarri, Tare lo voleva a tutti i costi e ora sono oneri. Maurizio vuole lavorare al massimo con 24-26 elementi nel doppio ritiro richiesto di 21 giorni. Rientreranno addirittura in 20 (da Vavro a Jony e Durmisi, i casi più eclatanti) dai prestiti e sarà un’impresa per il ds ripiazzarli tutti. E’ già sotto torchio, reduce dalla estenuante trattativa con Sarri e l’agente Ramadani, Tare farà di tutto per mantenere le promesse.

Anche se continuano a inseguirsi le voci d’addio nel caso in cui Lotito dovesse affidare la responsabilità della Primavera a Bianchessi. Al momento però il diesse si fida dell’impegno del presidente di non ridurgli i ranghi ed è già alla ricerca di Ilicic, dello spilungone mediano 25enne Loftus-Cheek del Chelsea e degli svincolati di lusso richiesti da Sarri. Ce ne sono uno in Francia e uno Liga, altri due sono noti vecchi pupilli: Maksimovic (stesso manager) e Hysaj, con lui al Napoli, possono diventare determinanti per facilitare l’apprendimento del Sarrismo anche da parte dei top player biancocelesti. Maurizio ha messo il veto sulla cessione di Luis Alberto e Milinkovic. Ieri Immobile dalla Nazionale seguiva trepidante il viaggio dalla Toscana alla capitale dei contratti. 

SALTO DI QUALITA’
Se tutto alla fine andrà oggi come da scontate previsioni, Lotito potrà celebrare sia le sue capacità imprenditoriali (lo sconto ottenuto da 3,3 a 3 milioni), sia le promesse di crescita degli ultimi anni. Nel 2016 ci aveva provato con Bielsa, poi era stato costretto a virare su Inzaghi in extremis. Stavolta è andato oltre i propri limiti economici e i suoi dubbi iniziali pur d’arrivare a Sarri. Sabato aveva temuto per un attimo il peggio per i suoi silenzi, il giorno dopo ha messo da parte l’orgoglio, rotto gli indugi e risolto tutte le questioni. Anche se il Comandante lo ha fatto tribolare pure ieri, tanto che Lotito all’uscita dalla Lega non è riuscito a sbilanciarsi. Senza se e senza ma è attesa per oggi la firma sui contratti. Tempi comunque minori rispetto a quelli conosciuti dai colleghi De Laurentiis (non consultato nonostante gli ottimi rapporti) e Agnelli, che avevano impiegato settimane e mesi, prima di convincere Sarri. Alla fine la Lazio ci ha messo appena 8 giorni. Anche se, con le sigarette sui social, i tifosi nell’attesa hanno perso anni di vita e polmoni, ora non sono più orfani. Ora c’è solo Sarri, chi è Simone Inzaghi?

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