dal nostro inviato FIRENZE Confessore più che tecnico, almeno per una mattina. E' successo in passato, ma stavolta ha un significato diverso. E' la fase cruciale...
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PERICOLOSA
Nessuno è spaventato. Ma a presentarsi in Aula Magna non sono certo i senatori che per ora restano dietro le quinte. Sfilano Verdi, Bernardeschi e Darmian. A metterci la faccia, giovane e anche rassicurante. Per chiarire di non sentirsi in pericolo. «Non c'è paura tra noi» garantisce Darmian. Bernardeschi, invece, fa sapere che in Italia qualcosa sta cambiando: «Fino a qualche anno fa i nostri club acquistavano ragazzi stranieri. Ora cominciano a credere in noi». Ma Il ricambio generale non basta. Perché, senza De Rossi e Verratti (e Pellegrini), la Nazionale va a giocarsi le partite decisive per gli spareggi con un centrocampo inedito. Già, mai visto. Il superstite è Parolo che, con Inzaghi nella Lazio, non gioca in un reparto a due come dovrà fare domani sera all'Olimpico di Torino. Il posto, uno dei due rimasti liberi, è suo. Ci mancherebbe. Gerarchia, grazie alle 30 presenze in azzurro, e non solo. Il rendimento in questo inizio di stagione lo mette davanti agli altri. Ma è premiato a 360 gradi per la duttilità e la fisicità, la serietà e la disponibilità. Non sa ancora chi avrà accanto. In vantaggio c'è Gagliardini che ha fatto il titolare solo con la Sperimentale, e per un tempo, lo scorso 31 maggio a Empoli contro San Marino. L'unica presenza, sempre in amichevole, il 28 marzo ad Amsterdam contro l'Olanda: 53 minuti al posto di De Rossi e proprio accanto a Parolo nel 3-4-1-2. Gagliardini, nell'Inter di Spalletti, non ha il posto assicurato e spesso finisce in panchina. Anche per questo è in ballottaggio con Barella che è il centrocampista ideale per il calcio di Ventura. Cioè il palleggiatore che detta i tempi di gioco. La tentazione di far debuttare il pischello del Cagliari è forte. Il quarto uomo è Cristante.
RISERVA DI FASCIA
La linea del centrocampo è, insomma, da verificare. Perché se la coppia di mediani nasce dalla carestia di interpreti ed è comunque improvvisata, gli esterni fanno le riserve nei rispettivi club. Zappacosta gioca poco con Conte, Darmian mai o quasi con Mourinho. Niente Premier per loro che domani, da ex granata allo stadio Grande Torino, saranno titolari contro la Macedonia. Darmian è il più collaudato: 32 presenze e 1 gol. Zappacosta, recuperato da Ventura dopo il ko contro la Spagna e utilizzato in corsa contro Israele (dentro ad inizio ripresa per l'infortunato Conti) è ai primi passi in Nazionale: 5 presenze (4 da titolare). L'unica alternativa è Spinazzola che, però, ha fatto cilecca a Madrid. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero