Rugby, strappato lobo di un orecchio a un pilone a Pordenone: «Mi ha dato un morso, lo denuncio»

Rugby, strappato lobo di un orecchio a un pilone a Pordenone: «Mi ha dato un morso, lo denuncio»
Il lobo dell'orecchio staccato al pilone Marco Chesani, giocatore della Pedemontana Livenza, in un'azione di gioco. Il fatto è accaduto domenica, a Polcenigo...

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Il lobo dell'orecchio staccato al pilone Marco Chesani, giocatore della Pedemontana Livenza, in un'azione di gioco. Il fatto è accaduto domenica, a Polcenigo (Pordenone), durante un match di serie regionale C2 (la sesta e ultima serie in Italia, tutti arcidilettanti) tra i padroni di casa e i Grifoni Oderzo. A metà ripresa si gioca una mischia ordinata, le due prime linee crollano, l'arbitro fischia una punizione a favore dei friulani, i giocatori delle due mischie si rialzano, a parte Chesani che resta a terra contorcendosi dal dolore. Ha il collo coperto di sangue e gli manca una parte del lobo dell'orecchio destro. Subito soccorso, il giocatore è trasportato all'ospedale di Pordenone, non prima però di aver recuperato il lembo di orecchio. A Chesani, i medici della microchirurgia riattaccano il lobo con 20 punti di sutura. «Ho sentito il morso - sostiene il pilone - sono deciso ad andare fino in fondo. Il responsabile merita di essere radiato».


DINAMICA DA CHIARIRE

La dinamica non è del tutto chiara. Nelle prossime ore saranno le testimonianze dei giocatori e pare anche un video, a chiarire cosa sia realmente accaduto. «Sono dispiaciuto ha detto Andrea Barattin, presidente dei Grifoni Oderzo ed ex giocatore di serie A.  Ho parlato subito con i miei giocatori e nessuno aveva tracce di sangue in bocca. Tutti mi hanno smentito sia stato dato un morso. Mi auguro sia così».


Un fatto che ha portato subito alla mente quanto accaduto 42 anni fa, il famoso caso Paoletti-Monacelli, durante il match di serie A tra Caronte Reggio Calabria e Wuhrer Brescia. Era il 20 novembre 1976 e dopo una mischia ordinata, Claudio Monacelli, pilone del Caronte, uscì dal campo senza parte dell'orecchio sinistro. Fu subito incolpato Paolo Paoletti, tallonatore del Brescia e della nazionale, di averlo morso. Il lobo venne ritrovato sul campo, ma la ricucitura non riuscì. Il presidente del XV reggino denunciò Paoletti che fu arrestato una decina di giorni dopo con l'accusa di lesioni volontarie aggravate.
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Il Messaggero