Rugby, Marzio Innocenti è il nuovo presidente della Federazione italiana: sconfitti Paolo Vaccari e Alfredo Gavazzi «Intercettata la voglia di cambiamento»

Rugby, Marzio Innocenti è il nuovo presidente della Federazione italiana: sconfitti Paolo Vaccari e Alfredo Gavazzi «Intercettata la voglia di cambiamento»
Svolta storica nel rugby italiano che per la prima volta dall'anno della fondazione della federazione (1928) sarà guidata da un veneto, sia pure d'adozione, come il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Svolta storica nel rugby italiano che per la prima volta dall'anno della fondazione della federazione (1928) sarà guidata da un veneto, sia pure d'adozione, come il livornese Marzio Innocenti, 62 anni, 42 volte in azzurro e capitano nella prima coppa del mondo in Nuova Zelanda nel 1987. Giocava terza linea e ha vinto 4 scudetti con il Petrarca Padova. Dal 2013 era presidente del comitato regionale veneto. Già per due volte aveva tentato la scalata alla Fir a cui oggi puntava anche l'ex azzurro Paolo Vaccari, della squadra di Georges Coste che portò l'Italia nel Sei Nazioni. 

«Ho evidenziato la necessità di un cambiamento e ho intercettato la voglia di voltare pagina del movimento, ora al lavoro con l'aiuto di tutti», ha detto Innocenti subito dopo l'annuncio della vittoria. 

Importante per lui il sostegno, maturato alla vigilia del voto, del romagnolo Giovanni Poggiali, espressione del movimento Pronti al Cambiamento che in origine era guidato proprio da Innocenti. Nei discorsi prima del voto Poggiali e Innocenti sono stati i più applauditi dai presidenti dei circa 500 club italiani. E Innocenti ha lodato la scelta dell'imprenditore di Ravenna - fondatore della franchigia Romagna che unisce appunto tutte le società romagnole, esempio unico in Italia - di farsi da parte «per sostenermi nell'impresa di cambiare decisamente la rotta del rugby italiano. Un gesto di grande responsabilità, un gesto da rugbysta nel pieno spirito del gioco di squadra». 

Esce amaramente di scena, dopo due mandati e con una manciata di voti (3%), Alfredo Gavazzi, di Calvisano, 70 anni, che puntava a una riconferma impossibile e che riteneva inadatti tutti gli altri concorrenti.  E di Calvisano, seppure trasferito da tempo a Roma, è anche Paolo Vaccari, che non è riuscito a convincere i presidenti dei club della sua volontà di rinnovare la federazione di cui è stato a lungo componente durante i mandati di Dondi e Gavazzi. 

Dalla gara elettorale si erano ritirati subito Gianni Amore e l'altro ieri, il vicepresidente uscente Nino Saccà. E il friulano Elio De Anna, altro ex azzurro di rango, è stato escluso il mese scorso dalla competizione per un vizio formale nella presentazione della candidatura: all'ultimo grado di giudizio è stato riammesso in gara, ma ormai mancavano appena due giorni al voto. Aveva comunque espresso il suo sostegno a Vaccari.   

Innocenti, medico chirurgo, è il ventunesimo presidente della Fir eletto oggi nell'Assemblea Generale Ordinaria tenuta alla Nuova Fiera di Roma. E' stato eletto al primo scrutinio con il 56% dei voti, precedendo Paolo Vaccari ed Alfredo Gavazzi che nel primo turno di votazioni hanno ricevuto rispettivamente il 40% e 3% delle preferenze. 

 

Con Innocenti sono stati eletti in Consiglio Federale Orlandi (tecnici), Festuccia e Gallina (giocatori), Gualandri, Luisi, Morelli, Musso, Dalto, Menga, Fava (società). Duodo Presidente del Collegio Revisori dei Conti.

Paolo Ricci Bitti

I complimenti di Zaia

«Al neo eletto Presidente federale del rugby, Marzio Innocenti, va il mio sincero in bocca al lupo di buon lavoro alla guida di uno sport che ha nel Veneto il suo triangolo d'oro (Padova-Treviso-Rovigo) e che vanta le percentuali più alte di atleti convocati con la nazionale maggiore e con quelle giovanili». Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Livornese di nascita ma veneto d'azione Innocenti, durante la sua carriera sportiva - ricorda Zaia -, ha vestito anche la casacca del Petrarca Padova, conquistando quattro scudetti, di cui l'ultimo con la fascia da capitano». Prima della nomina a capo della Fir, Innocenti era stato presidente del Comitato Regionale Veneto dopo aver guidato numerosi club veneti. «Oltre ad essere padovano per elezione sportiva - commenta Zaia - , Innocenti si è laureato in Medicina nell'ateneo patavino specializzandosi in otorinolaringoiatria, professione che ancora oggi esercita nella nostra regione. Per noi è un orgoglio ritrovare un ambasciatore dello sport Veneto a capo di una federazione così importante. Sicuramente saprà trasmettere all'intero movimento nazionale coraggio, grinta e senso di squadra, qualità che uniscono il rugby al nostro territorio».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero