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Rugby Italia verso i Mondiali. Il ritorno di Ange Capuozzo è la notizia della settimana che porta al morbidissimo test match Italia-Romania che di giocherà sabato 19 agosto alle 18.30 allo stadio Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto (diretta tv su Sky Sport e TV8). Il 24enne mercuriale estremo del Tolosa campione di Francia era fuori da sei mesi per un infortunio alla scapola destra rimediato durante il match del Sei Nazioni con l'Irlanda. Senza i suoi guizzi l'attacco azzurro si è via via sfarinato: per fortuna il dimissionato ct Kieran Crowley recupera il giovane con radici napoletane appena in tempo per i Mondiali che inizieranno l'8 settembre a Parigi con il sontuoso Francia-Nuova Zelanda e con gli azzurri in campo il giorno dopo contro l'impalbabile Namibia a Saint Etienne. Sabato prossimo il quarto e ultimo test match per l'Italia contro il più coriaceo Giappone a Treviso, ultimo capitolo di una folle estate premondiale che ha visto le Union sfidarsi oltre ogni limite del buon senso perdendo fior di campioni per infortuni o squalifiche proponendo anche sfide che valgono almeno una semifinale mondiale. Un mezzo mondiale prima del mondiale. Assurdo.
Dal canto suo l'Italia, nelle evitabili e ben poco utili legnate incassate da Scozia e Irlanda, ha perso del tutto Menoncello, attaccante difficilmente rimpiazzabile, e il pilone destro Riccioni, anche se si spera che quest'ultimo sia recuperabile visti anche i tempi assai dilatati del calendario della poule impossibile in cui l'Italia troverà appunto Namibia (9 settembre), Uruguay (20 settembre a Nizza), Nuova Zelanda (29 settembre a Lione) e Francia (6 ottobre a Lione). Ah, vanno ai quarti solo le prime due...
Crowley, contro un avversario a cui imporre una pesante tariffa ricamando magari anche belle azioni, fa debuttare fin dall'inizio la rarissima cerniera basata sui fratelli Paolo (mediano di apertura e titolare fisso in nazioale e nel Montpellier) e Alessandro Garbisi (mediano di mischia, incerta la sua presenza nei 33 che saranno annunciati martedì prossimo con 12 giorni di rispetto al previsto): l'Italia, pur abbondando discretamente di fratelli azzurrabili, dal 1929 ad oggi non ha mai avuto una tale cabina di regia titolare.
Fra Italia e Romania sarà il confronto numero 44: le due squadre si sfideranno nuovamente a poco più di un anno di distanza dall'ultimo precedente in cui l'Italia si è imposta per 45-13 a Bucarest. Nel triangolo allargato, con Capuozzo ecco Odogwu (di fatto debuttante dopo i 22 minuti persino opachi con l'Irlanda) e Ioanei. Coppia di centri formata da Brex e Morisi. In terza linea rientra capitan Lamaro dal primo minuto insieme a Halafihi e Negri. Conferma per Lamb in seconda linea che scenderà in campo con Niccolò Cannone. Prima linea formata da Ferrari, Nicotera e Nemer.
«Comincia per noi una nuova fase della preparazione verso il Mondiale - dice Crowley Quella contro la Romania è il primo step di due partite, poi ci sarà il Giappone, che rappresentano per noi un momento cruciale della stagione. La Romania è una squadra fisica. Abbiamo preparato bene la partita e puntiamo a conquistare il primo successo estivo davanti ai nostri tifosi».
"Puntiamo al primo successo", "momento cruciale"? Quanta diplomazia. Ci mancherebbe altro che non vincessimo largamente: la Romania è 19a nel ranking mondiale (l'Italia 13a) ed è solo un pallido fantasma dello squadrone di Stato che nell'era pre-professionismo faceva tremare anche le grandi d'Europa. Una nazionale fisicamente durissima e ricca anche di talenti tecnici come Alex Penciu, formidabile estremo scomparso l'altro ieri all'età di 91 anni dopo aver dispensato grande rugby (come giocare e come allenatore) anche a Rovigo, Mantova, Villadose e Belluno.
Davvero altri tempi. Invece la Romania attuale nelle ultime due settimane ha presentato una formazione che non ha più stelle nei campionati europei e che è stata rivoltata come un calzino da una sperimentale Usa (nazionale che non si è neppure qualificata ai Mondiali) e dalla Georgia. I romeni, in questi due match, hanno segnato 23 punti a babbo mortissimo subendone 87. La squadra ideale, insomma, per queste partite di avvicinamento al Mondiale.
Le formazioni
Italia: Capuozzo, Odogwu, Brex, Morisi, Ioane, Paolo Garbisi, Alessandro Garbisi, Halafihi, Lamaro, Negri, Lamb, Niccolò Cannone. Ferrari, Nicotera, Nemer. A disposizione: Faiva, Zani, Ceccarelli, Ruzza, Lorenzo Cannone, Fusco, Allan, Pani.
Romania: Vaosava; Simionescu, Tomane, Gontineac, Onutu; Muresan, Conache; Chirica, Neculau, Stratila; Iancu, Motoc; Gordas, Cojocaru, Hartig. a disp. Bardasu, Savin, Gajion, Macovei, Ser, Surugiu, Pop, Tevita.
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Il Messaggero