«Il progetto Var in Italia sta procedendo in modo positivo. Anche ieri si sono verificate due situazioni oggettive di fuorigioco ed in entrambe l'intervento è...
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Ed anticipa che è si arriverà a informare gli spettatori su come l'arbitro ha preso una certa decisione dopo l'intervento del Var: «Ci si arriverà in un periodo relativamente breve, anche mostrando sui maxi schermi degli stadi le immagini dell'azione sulla quale il Var è intervenuto e perché. Il Var è anche un fenomeno sociale, prendere la decisione giusta è l'obiettivo finale del sistema». Che, secondo Rosetti, «i giocatori hanno recepito meglio di tutti», come dimostrano «le visibili attestazioni di comportamenti positivi: diminuzione drastica di ammonizioni, proteste e comportamenti antisportivi». Negli altri paesi coinvolti fin dall'inizio è sorto qualche intoppo: «entrambi hanno adottato un sistema diverso dal nostro - ha spiegato Rosetti - con una sala centralizzata, a Colonia e Lisbona, e in principio ci sono stati problemi tecnologici, di cablaggio del segnale. L'inizio non è stato facile. In Germania il miglioramento è già in corso».
Il Var può sbarcare al mondiale in Russia? «Il 3 marzo ci sarà il meeting annuale dell'Ifab e questa riunione sarà risolutoria - ha risposto Rosetti - Il presidente della Fifa, Infantino, crede nel progetto e nell'ultimo hanno vi ha investito molto. Non bisogna dimenticare mai che l'obiettivo finale è eliminare degli errori arbitrali, per il presidente Fifa l'obiettivo è un calcio più giusto, quindi senza errori che possono provocare danni importanti alle nazionali. Ritengo ci siano buone probabilità di vedere il Var in Russia».
Rosetti è tornato anche sul gol segnato col braccio da Cutrone in Milan-Lazio e non visto dal Var: «C'è stata una situazione particolare, da prendere come esempio, perché bisogna essere sempre molto scrupolosi ed attenti nel valutare le immagini. Nessuno si era accorto nei primi 20' di quanto accaduto, cioè del fallo di Cutrone, nemmeno le emittenti televisive. Il martedì successivo ho visto la partita di Coppa Italia tra le stesse due squadre. Negli spogliatoi ho incontrato il portiere della Lazio e nemmeno lui, che era a due metri, si era reso conto del fallo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero