Cristiano Ronaldo festeggia con il segno della croce, ma in Arabia è proibito. Ecco cosa rischia

In Arabia Saudita è vietata l’espressione pubblica della fede cristiana

Ronaldo, polemiche in Arabia: si fa il segno della croce in campo, ma è proibito
Polemiche intorno a Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese ha segnato il gol che ha trascinato l'Al Nassr nella finale di Champions League araba, dove sabato prossimo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Polemiche intorno a Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese ha segnato il gol che ha trascinato l'Al Nassr nella finale di Champions League araba, dove sabato prossimo affronterà l'Al Hilal di Milinkovic-Savic e Koulibaly. A far discutere però è stata l'esultanza di Cr7, che si è fatto il segno della croce. Nessun problema, se non fosse che in Arabia Saudita è proibito manifestare apertamente e in pubblico la propria fede cristiana. I non musulmani non possono infatti pregare o esibire oggetti religiosi in luoghi pubblici e sono previste pene molto severe per i trasgressori, con l'accusa di proselitismo della propria religione.

Calciomercato ultime notizie oggi: Milan, sirene tedesche per Maignan. Kane, accordo tra Bayern e Tottenham. Gli Spurs su Lukaku

Anni fa il colombiano Juan Pablo Pino, che ha giocato proprio nell'Al Nassr tra il 2011 e il 2012, fu addirittura arrestato dopo essere stato sorpreso in un centro commerciale di Riad con un tatuaggio in vista, che si notava dalla manica della maglietta, raffigurante Gesù.

In seguito l'allora allenatore del club saudita, Gustavo Costas, spiegò come fosse stato costretto a cambiare le proprie abitudini, anche religiose, dopo essersi trasferito in Medio Oriente: «quello che ora non posso fare in pubblico, lo faccio nello spogliatoio. Se mi facessi il segno della croce, qui mi ammazzerebbero, mi lapiderebbero». Impossibile, ovviamente, che questo accada a Ronaldo, ma sicuramente, al prossimo gol, l'asso portoghese si limiterà all'iconico "Siuu".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero