Ronaldinho finisce in manette. L'ex campione di Barcellona, Milan e nazionale brasiliana è stato arrestato in Paraguay con l'accusa di essere entrato nel Paese con...
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A Ronaldinho nel 2018 le autorità brasiliane avevano ritirato il passaporto, con contestuale divieto di viaggi all'estero per 10 mesi, a causa di un'ammenda non pagata relativa alla costruzione di un molo nel lago Guaiba, effettuata nel 2015 senza averne i relativi permessi. Il documento era stato poi nuovamente ottenuto, dietro pagamento di una multa di un milione di dollari. All'ex campione e al fratello, attualmente in stato di fermo domiciliare, sono stati sequestrati passaporti e altri documenti di identità, e i telefonini, in attesa che la situazione venga chiarita.
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La notizia è stata ufficializzata direttamente dai canali ufficiali del Fisco del Paese sudamericano. La procura indaga su inchiesta su documenti e passaporti falsi tra cui quelli del giocatore brasiliano Ronaldinho, mentre gli agenti hanno condotto un'indagine e una perquisizione in collaborazione con la polizia nazionale. Secondo le informazioni date dal Ministero degli Interni paraguaiano, Ronaldinho e il fratello sono sotto sorveglianza degli agenti nel resort in cui alloggiano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero