Doveva essere il reparto rinforzato dalla qualità. Da Pastore, su tutti; da Coric, il talento in divenire; da Nzonzi, il campione del mondo che doveva prendere, pian piano,...
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Ed ecco che De Rossi ha giocato 4 volte su 8 in Champions, 16 su 31 in campionato e una su 2 in Coppa Italia, insomma la metà delle partite a disposizione. Ecco anche che Pastore, in pratica, non ce l’ha mai avuto nessuno a disposizione perché spessissimo infortunato (e le altre volte non è quasi mai stato preso in considerazione). Coric è fermo a 45 minuti complessivi, suddivisi tra i 26 contro il Real (ritorno) in Champions e i 19 contro la Spal (andata). Il nuovo centrocampo, in pratica, è diventato quello vecchio, con l’aggiunta di Cristante, filo conduttore di tutta la stagione maledetta, per rendimento (dei centrocampisti e non solo) e per risultati, il più delle volte disastrosi. Anche Nzonzi, come Cristante, ha giocato molto, ma non ha dato ciò che gli allenatori si aspettavano. Con l’Udinese, Ranieri avrà tutti i centrocampisti a disposizione. Con a capo il solito e acciaccato De Rossi, che ha ripreso possesso della situazione tattica. Da portavoce, per carità, nessuno vuole fargli fare l’allenatore, finché lui stesso non lo vorrà. Daniele in queste sette partite dovrà gestire il calcio di Ranieri. Un calcio più scolastico, meno godibile ma più gestibile. Con lui il rientrato Pellegrini, che a Genova ha solo scaldato i muscoli per riproporsi in quella posizione da trequartista metabolizzata in un colpo solo in quel famoso derby di andata, dopo l’ennesimo infortunio capitato a Pastore. Ci saranno anche Zaniolo, ancora spostato a destra, dove spesso lo ha piazzato Di Francesco e quel Cristante che non avrà ripetuto la stagione con l’Atalanta, ma resta un affidabile. Il resto della banda, è in attesa. In attesa di un reset.
IL DOMANI
Le scelte iniziali vanno verso una (unica) direzione: l’insostituibile è Daniele, la sua spalla ideale (almeno per Ranieri) è Cristante, il trequartista è Pellegrini e l’esterno Zaniolo. Quest’ultimo pronto a spostarsi in mezzo con l’ingresso di un altro attaccante, vedi Under, Kluivert etc etc. Zaniolo, Pellegrini, De Rossi, Cristante, il quartetto che più o meno sarà protagonista anche della prossima Roma. Gli altri ci hanno provato, evidentemente non ci sono riusciti.
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Il Messaggero