Roma, Spalletti: «Basta giochini, ci vuole rispetto. Pensiamo solo a fare risultati»

Luciano Spalletti
Alla vigilia della seconda gara di Europa League contro l’Astra Giurgiu, Luciano Spalletti parla di turnover anche in vista della partita contro l’Inter...

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Alla vigilia della seconda gara di Europa League contro l’Astra Giurgiu, Luciano Spalletti parla di turnover anche in vista della partita contro l’Inter di domenica. Il tecnico torna anche sulla polemica scatenata da Ilary Blasi: «Basta a giochini che portano ad andazzi. Queste cose devono essere eliminate, bisogna avere rispetto per la Roma». Queste le parole dell’allenatore in conferenza stampa

 
Astra Giurgiu. «L’ho visti con i collaboratori e ne ho discusso in queste ore. Ha vinto le ultime due partite e quindi potrebbero andare dietro al momento di entusiasmo. L’allenatore ha fatto una carriera particolare, ha cambiato spesso squadra, è uno che sa cambiare veste alla sua squadra che gioca con i tre o con i quattro dietro. Ha vinto l’anno scorso il campionato, ha dei giocatori che hanno fatto un decorso internazionale sotto l’aspetto di partite incontrate e di carriera professionale. Hanno Alibec che è interessante e che sarebbe stato acquistato dallo Steaua, ha corsa, un mancino naturale, porta dentro palla per andare al tiro. C’è Fabrício che comincia l’azione e sa giocare. Verranno qui a fare una partita di attesa, di attenzione. Saranno bravi a sfruttare l’episodio, si metteranno chiusi per sfruttare qualsiasi tipo di palla. La Roma è più forte di loro, ma c’è sempre da metterlo in pratica. Situazione finanziaria difficile? Queste difficoltà possono venire a supporto della prestazioni».
 
Il lavoro dopo Torino. «La squadra è dispiaciuta, quando perdi una partita così te la senti dentro la testa e quindi bisogna fare attenzione ad andare dentro alle analisi. La squadra subisce il momento che sta attraversando insieme all’ambiente. La nostra tifoseria non sarà contenta del nostro gioco attuale, io voglio soprattutto essere quello che approfondisce dettagliatamente senza caricare la squadra dal punto di vista fisico. Abbiamo espresso un discorso di comportamento di squadra e poi c’è stato l’allenamento dove c’è voluto un po’ di recupero. In queste 36/48 ore prima di arrivare alla partita bisogna alleggerire il carico».
 
Spalletti buonista. «L’eliminazione dalla Champions è dura da buttar giù, ma tornare lì fa male. Io mi voglio rivolgere al futuro, perché è lì che passerò il resto della mia vita. La mia possibilità di poter vivere a Roma passa da lì, dai risultati della Roma. Se pensassi di essere deluso da quello che mi forniscono come prestazione, la prima delusione sarebbe verso di me. Finché resto a Roma sarà così, questa è la mia squadra e qualsiasi brutto risultato che faranno loro sarà il mio. Hanno delle qualità, sia professionali che calcistiche, hanno qualità fisiche e mentali. Qualcuno ha una mentalità diversa un pochino meno matura, ma in generale è una squadra forte e rimarrà forte finché io rimarrò alla Roma».
 
Rispetto. «Gli ex calciatori non hanno detto grandissime cose contro la Roma, poi quando un calciatore va a giocare in un altro club deve dipingere la sua forza superiore e far apparire che non dipenda da lui ma da qualcuno. A me interessa il lavoro della Roma, dobbiamo dover usare i calciatori che riteniamo più forti. Io posso trovare tutte le scuse. Alla base secondo me ci deve essere un po’ di attenzione nel parlare. Io so quello che devo fare, ovvero tentare di creare una Roma sempre più forte. E’ attraverso quella strada che posso vincere, anche se poi ci sono situazioni di mercato che vengono determinate dai ‘soldini’. Tu penalizzi una cosa per rafforzarne un’altra, il senso è sempre quello di migliorare. Io nel mio lavoro non ho bisogno di tantissimi collaboratori o di un numero di persone che interviene sul mio ruolo, ho bisogno di persone che hanno qualità, persone con cui ho un buon rapporto. Io con questa società ce l’ho. Non voglio molte interferenze nel mio ruolo, come non vado ad interferire su quello della società. Tutti siamo uniti nello stesso intento: migliorare la Roma e fare risultati da Roma».
 
Turnover. «Qualcosa si cambierà perché ci sarà un’altra partita. Non è che i giocatori che faremo giocare siano obbligatoriamente peggiori degli altri, anche loro sono figli della Roma e fanno parte della rosa. Domani sera voglio vincere, non faccio turnover tanto per farlo. I cambiamenti li faccio per portare a casa la vittoria, Alisson è un portiere forte e lo faccio giocare, ci saranno anche altri tipo Paredes. Le riserve di undici lupi saranno altri undici lupi.
 

Polemica Blasi. «C’è stato anche lo striscione ‘rispetto per mister Spalletti’. Lì c’è la sintesi di tutto. E’ un messaggio di sostegno che mi fa piacere, è un richiamo quello che fanno. Basta giochini o attenzione verso situazioni che non portano il beneficio della Roma. Non fanno il bene di chi lavora nella Roma. Loro chiedono unione e coesione. Chiedono rispetto per la Roma. Situazioni create ad arte che poi portano via energie, oppure discussioni su altre questioni che non riguardano i risultati della Roma. Queste cose devono essere eliminate, bisogna avere rispetto per la Roma. Noi dobbiamo andare in quella direzione, quello è il senso giusto. Noi dobbiamo fare risultati perché siamo la Roma. Basta a giochini che portano ad andazzi».
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Il Messaggero