Roma-Spal, Veretout senza riserva: lui non esce mai

Roma-Spal, Veretout senza riserva: lui non esce mai
Non si ferma più. Con quella di oggi, per Veretout si profila la quattordicesima gara consecutiva giocata per intero. Novanta minuti più recuperi, tutti d’un...

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Non si ferma più. Con quella di oggi, per Veretout si profila la quattordicesima gara consecutiva giocata per intero. Novanta minuti più recuperi, tutti d’un fiato per la diciottesima volta in stagione. Tolte le prime due gare di campionato contro Genoa e Lazio, quando il francese - dopo aver saltato tutte le amichevoli estive per un problema alla caviglia sinistra - era rimasto precauzionalmente in panchina, Jordan ha sempre giocato. Schierato per la prima volta contro il Sassuolo (15 settembre) non è più uscito, impiegato in corsa soltanto contro il Basaksehir all’Olimpico (19 minuti) e il Wolfsberger in Austria (9). Sono cambiati i partner (Cristante, Pellegrini, Diawara) non lui. Strappi offensivi (ricordate Bologna?) e coperture difensive per ripagare la fiducia di Fonseca che sa come il francese possa garantire allo stesso tempo quantità - dodicesimo in campionato per chilometri percorsi in media (11.138) - e qualità: trentanovesimo in serie A per passaggi chiave (6), 88,4 % di passaggi riusciti, 71,6% quella nei passaggi lunghi. Non è certamente il regista alla Pizarro, il classico metronomo davanti alla difesa per intenderci ma Veretout sa comunque far girare il pallone. E spessogli tocca fare da schermo alla difesa. 

IL DIFETTO
Unico neo, forse, è che con il tiro che possiede calcia poco in porta. Appena 7 le conclusioni, 3 nello specchio della porta e un gol all’attivo, con il Napoli quando Kolarov - dopo aver sbagliato il rigore nel primo tempo - ha preferito che a calciarlo fosse lui, specialista nella Fiorentina. Non è dunque un caso, che in assenza di Pellegrini, la Roma si sia affidata al francese per calciare gli angoli (da uno di questi è nato l’assist per il gol di Zaniolo al Moenchengladbach). Contrasti, inserimenti e recuperi completano il bagaglio tecnico di un calciatore che non ruba l’occhio ma al quale Fonseca non rinuncia. 
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Il Messaggero