La Roma è pronta a ripartire. La circolare del Governo che ha esteso a livello nazionale il via libera agli allenamenti, concesso sabato dalle Regioni Lazio ed Emilia...
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DISTANZIAMENTO E MONOUSO
La scorsa settimana sono stati ultimati i tamponi (ai quali sono state sottoposte anche le rispettive famiglie) ma i controlli saranno comunque quotidiani prima del ritorno a casa. Rispetto al passato, niente più pranzo di gruppo e anche lo spogliatoio perderà la sua sacralità pre e post seduta. I giocatori si spoglieranno e si faranno le docce singolarmente nelle loro camere. Per quanto riguarda gli allenamenti, gli atleti saranno suddivisi sui tre campi a disposizione (tra mattina e pomeriggio), distanziati tra di loro di almeno una decina di metri. Nuno Romano, dopo aver puntato sulla forza, per evitare infortuni, almeno per i primi giorni avrà un approccio soft. Saranno eseguiti esercizi di riattivazione muscolare per poi dar seguito ad una vera e propria mini-preparazione. All’interno del Bernardini vigerà la regola del monouso. E questa si estenderà sia alle stoviglie (piatti, bicchieri...) che ai materiali utilizzati nell’attività fisica (asciugamani, borracce, pettorine per gli allenamenti e i gps). Al centro termale, invece, potranno accedere solo i giocatori infortunati, rispettando una turnazione per evitare assembramenti. Un protocollo che seguirà rigidamente i dettami della massima sicurezza. Per questo motivo il club è rimasto sorpreso dalle numerose reazioni critiche sui social al tweet che, ringraziando la Regione Lazio, annunciava sabato notte la ripresa degli allenamenti a Trigoria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero