Roma, quella faccia da impunito di Cencio il Turco

Roma, quella faccia da impunito di Cencio il Turco
Dibattito nell’immediato (e non solo) post partita: la cosa più bella del bellissimo gol di Cengiz Under? Il primo controllo d’interno sinistro. No, il secondo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dibattito nell’immediato (e non solo) post partita: la cosa più bella del bellissimo gol di Cengiz Under? Il primo controllo d’interno sinistro. No, il secondo controllo, quello con l’esterno del piede per preparare il tiro. Macchè: proprio il tiro di collo esterno sinistro, partito ad una certa altezza e alla stessa altezza arrivato, imparabile, alle spalle di Bizzarri. Sì, tutte tesi condivisibili ma per quanti pensano che il turco sia più Cencio che Cengiz (e a Roma, si sa, Cencio è tanta roba...) la cosa più bella del bellissimo gol del piccolo Under è stata la sua faccia dopo aver visto che il pallone era finito nella porta dell’Udinese. Una faccia da impunito, avete presente? Alla gente H501 non c’è bisogno di dare ulteriori spiegazioni, ma siccome non tutti hanno avuto la fortuna di nascere a Roma occorre spendere qualche parola in più. Impunito, da queste parti, non significa essere non punito: è un mix tra sfacciato, coraggioso, sfrontato. Ammazza che faccia da impunito! Quante volte l’avete sentito dire da una mamma al figlio che, incurante di tutto, aveva fatto esattamente quello che non avrebbe dovuto fare? Della serie: io, impunito, faccio come mi pare. Me la rischio, ci provo ma lo faccio. E se ci riesco, vi guardo tutti dall’alto verso il basso; anzi, manco vi considero neppure e ringraziatemi che non vi schifo. Avevate dubitato di me? Mo beccateve ‘sta suatta e zitti. Molto più borgataro che turco, o no?


TUTTO FACILE NO?

Complicato immaginare Cencio il Turco che parla (già) romanesco, ma quel suo sguardo è stato eloquentissimo. Nessun saluto militare, stavolta: niente braccia al cielo ma solo un sorrisetto perfido, beffardo, velenoso prima di terminare tra le braccia di Florenzi. Come se segnare quel gol così bello (e pesante) fosse stata la cosa più semplice, naturale del mondo. E così, grazie anche ai suoi quattro gol nelle ultime tre partite, la Roma ha infilato un tris di vittorie che le consentono di continuare a respirare aria di Champions e, se permettete, anche ad acuire i rimpianti per quanto accaduto tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quello nuovo. Un black out oggi ancor più inspiegabile che ha privato la Roma, colpevole senza appello, di punti importantissimi per la corsa verso la zona Champions. A proposito: mercoledì di nuovo in campo, in Ucraina, stavolta per la Grande Europa. L’occasione ideale, e non comoda, per verificare se il tunnel è stato davvero percorso per intero. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero