PARMA Sembrava un pugile suonato, che cercava di evitare o rimandare il colpo del ko, provando a stare in piedi il più possibile. Ma niente. Barcolla e poi crolla....
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Sosta benedetta per tanti, che fino a questo momento hanno tirato il carro: Pastore è sfinito, Dzeko sfiancato, Kolarov ha bisogno del mare e dell’ombrellone e via via dicendo i vari Veretout, Mancini, Smalling, tutti piccoli eroi di un striscia di partite giocate tutte d’un fiato. La testa ha girato, insomma, le gambe un po’ meno. Palle perse e poco rincorse, controlli sbagliati e tutti lì ad aspettare, sperando nel colpo del talento. E’ vero che le squadra forti si formano sempre sulla stessa ossatura, ma qui l’osso è stato grattato ben bene. Fonseca aspetta il dopo sosta, quando - al netto di ciò che succederà con le varie Nazionali - avrà a disposizione Pellegrini, Mkhitaryan, magari anche un Florenzi rigenerato dalla cura azzurra. Per Kalinic e Cristante ci sarà ancora da aspettare, intanto meglio di niente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero