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La frenata non è solo nei punti ma nei gol. Nel girone di ritorno la Roma ha il quindicesimo peggior attacco della serie A (a pari merito con il Verona). Quindici i gol segnati: peggio hanno fatto soltanto il Benevento (12), il Cagliari e la Sampdoria (13) più l’Udinese (14). Involuzione che si è palesata soprattutto da marzo in poi: appena 8 le reti nelle 7 gare disputate, nessuna squadra ha segnato meno dei giallorossi. Meno gol, meno punti: chiuso al quarto posto il girone d’andata, ora la Roma è settima ma nel parziale, scivola addirittura al decimo posto (per differenza reti). Numeri che almeno da un paio di turni hanno sancito l’addio dei giallorossi alla corsa per la prossima Champions. Rimane l’Europa, ormai dietro l’angolo. Se Cagliari appare una tappa di trasferimento (utile probabilmente per mettere qualche minuto nelle gambe ai rientranti Smalling, El Shaarawy, Kumbulla e Spinazzola, da ieri nuovamente in gruppo) il Manchester United è il crocevia della stagione. Non del futuro: quello, almeno per Fonseca e alcuni elementi della rosa, appare già segnato. Sul tema allenatore, rimane viva la pista-Sarri che sembra non aver convinto il Tottenham nel colloquio avuto a Londra. Anche se la candidatura di un tecnico che gioca a tre, resta d’attualità. Di certo all’Old Trafford non basteranno «l’orgoglio e la personalità» intravisti da Paulo contro l’Atalanta. E non ci si potrà affidare esclusivamente nemmeno agli episodi che ultimamente non hanno voltato le spalle alla Roma.
INIEZIONE DI FIDUCIA
Servirà qualcosa in più, a partire dalla condizione atletica passando per l’atteggiamento della squadra in campo.
TAPPA DI TRASFERIMENTO
In una gara che si prospetta di attesa, fondamentali saranno le condizioni di Mkhitaryan e Spinazzola che in campionato sono i due giocatori che garantiscono le maggiori risalite palla al piede (3,5 di media a partita per entrambi). E poi queste sono le gare di Dzeko: 3 reti in 4 partite negli scontri ad eliminazione diretta in stagione ma soprattutto 30 gol alle spalle nelle notti europee che lo rendono il miglior marcatore del club. La Roma nelle ultime uscite ha sempre lasciato la supremazia territoriale alle avversarie: difficile pensare che non accada lo stesso giovedì. Forse sarà il canovaccio che ci si dovrà attendere anche domani a Cagliari. Dove Paulo - al di là delle inevitabili rassicurazioni odierne in sede di presentazione del match - opterà presumibilmente per una Roma B. Il pericolo è un calo di agonismo e concentrazione, come accaduto nella ripresa di Torino. Il rischio, però, stavolta vale una stagione.
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Il Messaggero