Leonardo Spinazzola, 26 anni, è il simbolo della Roma di oggi. Che, se è al 4° posto, non si può sentire al sicuro. Sforzo massimo, rosa minima: la zona...
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INSERIMENTO LENTO
La febbre, al momento, allontana Spinazzola dall’incrocio di domenica sera con la sua ex squadra. Tempo per riprendersi ne ha, mancando 4 giorni pieni al match che chiuderà il girone d’andata. Cominciato male dall’ex juventino che, fermato dal solito guaio muscolare, saltò il debutto in giallorosso contro il Genoa e a seguire pure il derby. Fonseca non lo considera ancora out per la partita contro i bianconeri, ritenendolo più adatto di Florenzi a limitare CR7, anche se l’attacco influenzale delle ultime ore potrebbe farlo scivolare di nuovo dietro al capitano. Così, contro i campioni d’Italia, sarebbe la Roma di fine 2019 e di inizio 2020, con la stessa formazione scesa in campo il 20 dicembre al Franchi contro la Fiorentina e domenica scorsa all’Olimpico contro il Torino. Anche perché Zaniolo, pur lavorando sempre a parte (l’obiettivo è riportarlo in gruppo entro domani), non allarma l’allenatore che, da Firenze (Pitti Uomo), ha anticipato la presenza dell’azzurro contro i bianconeri: «Zaniolo sarà in condizione di giocare». È, invece, già fuori Mkhitaryan, anche lui più paziente che rinforzo: lesione muscolare al retto femorale della coscia sinistra. Almeno due-tre settimane di stop. L’elenco degli infortunati, abbandonato da Cristante che ha gradualmente ripreso a lavorare con i compagni, comprende ancora Fazio, Zappacosta, Santon, Pastore e Kluivert. Ai quali si è aggiunto, rimanendo a casa, Spinazzola che ha perso il posto il 12 dicembre, dopo il deludente pari casalingo contro il Wolfsberger: quel giorno giocò a sinistra. Lui, destro naturale, ha sempre ammesso di preferire proprio quella fascia, occupata in giallorosso dal mancino Kolarov. Il portoghese ha bocciato la prestazione e l’atteggiamento, rilanciando Florenzi, presente già quella sera a destra.
SIPARIETTO PORTOGHESE
«Aspetto la fine della partita e spero che lui sia arrabbiato». Fonseca immagina il possibile dialogo con il connazionale e quindi parla già indirettamente con Cristiano Ronaldo. Non si emoziona nemmeno davanti ai bianconeri. «Non so chi sia più forte tra la Juve e l’Inter. So che domenica arriva una grande squadra che sta in un ottimo periodo di forma. Partita difficile, ma per me comunque normale». Utile per riabilitarsi dopo il ko contro il Torino: «Noi dobbiamo capire che cosa è successo domenica sera. Abbiamo rivisto quali sono stati i nostri errori e adesso bisogna correggerli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero