Kluivert, l’esclusione per “giusta causa”: Paulo prova a svegliarlo prima dei saluti

Kluivert, l’esclusione per “giusta causa”: Paulo prova a svegliarlo prima dei saluti
 Scelta tecnica. Una definizione che spesso nel calcio nasconde un litigio, uno scadimento di forma o una cessione imminente. Nel caso di Kluivert, rimasto fuori dalla lista...

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 Scelta tecnica. Una definizione che spesso nel calcio nasconde un litigio, uno scadimento di forma o una cessione imminente. Nel caso di Kluivert, rimasto fuori dalla lista dei convocati contro il Parma, si tratta invece di una semplice valutazione, seguita alla prova opaca di Napoli e sommata ad un allenamento pre-gara dove è apparso andare al minimo. Domanda lecita: possibile passare in tre giorni dall’essere titolare al San Paolo al non venire nemmeno convocato per la partita successiva? La risposta è affermativa. Basta osservare il percorso inverso di Bruno Peres: titolare con l’Udinese, non convocato per scelta tecnica contro gli azzurri e schierato nuovamente dal primo minuto nella partita contro il Parma. Tutto nel giro di una settimana. 

ESTATE CON LA VALIGIA 
Senza voler far finta di nulla, qualcosa nella testa di Justin e Fonseca è comunque cambiato. Il tecnico - ora che per la prima volta è stato messo in discussione - anche alla luce del confronto avuto con la dirigenza la scorsa settimana, ha deciso che non è più il tempo di aspettare nessuno. Della serie: chi corre in allenamento gioca, chi non s’impegna resta a casa. Paulo ha così spiegato all’olandese la sua decisione. Kluivert non l’ha presa inevitabilmente bene ma è proprio su questo che Fonseca gioca: stimolare una reazione. In una squadra dove la metà degli elementi della rosa ha la valigia pronta e l’obiettivo Champions - almeno via campionato - è venuto meno, serve trovare in qualche modo motivazioni. E se uno le ha perse, bisogna pungolarlo. Giocare sull’orgoglio, può rivelarsi una carta vincente. Almeno questo è quello che spera il tecnico. Con Bruno Peres ha funzionato: inguardabile con l’Udinese, in tribuna con il Napoli, tra i migliori l’altra sera, autore tra l’altro dell’assist a Mkhitaryan per il gol del provvisorio pari. A Brescia, complice la squalifica dell’armeno, non ci sarebbe quindi da stupirsi nel vedere Justin nuovamente titolare. Dipende da lui, anche se il suo futuro è ormai deciso. 
GUNNERS

Il discorso con l’Arsenal infatti è ancora aperto. Soprattutto alla luce della particolare modalità con la quale Mkhitaryan è riuscito a diventare giallorosso. Bisogna trovare un’intesa con i Gunners, considerando che l’ex Ajax a bilancio figura ancora a 12,7 milioni. Accordo che manca anche per Smalling. Ieri a Trigoria è passato l’intermediario che ha relazionato il club dell’operazione con il Manchester United. La situazione vive un momento di stallo: l’offerta giallorossa rimane quella nota da settimane (prestito oneroso di 3 milioni e obbligo di riscatto nel 2021 di 14). 
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Il Messaggero