ESTATE CON LA VALIGIA
Senza voler far finta di nulla, qualcosa nella testa di Justin e Fonseca è comunque cambiato. Il tecnico - ora che per la prima volta è stato messo in discussione - anche alla luce del confronto avuto con la dirigenza la scorsa settimana, ha deciso che non è più il tempo di aspettare nessuno. Della serie: chi corre in allenamento gioca, chi non s’impegna resta a casa. Paulo ha così spiegato all’olandese la sua decisione. Kluivert non l’ha presa inevitabilmente bene ma è proprio su questo che Fonseca gioca: stimolare una reazione. In una squadra dove la metà degli elementi della rosa ha la valigia pronta e l’obiettivo Champions - almeno via campionato - è venuto meno, serve trovare in qualche modo motivazioni. E se uno le ha perse, bisogna pungolarlo. Giocare sull’orgoglio, può rivelarsi una carta vincente. Almeno questo è quello che spera il tecnico. Con Bruno Peres ha funzionato: inguardabile con l’Udinese, in tribuna con il Napoli, tra i migliori l’altra sera, autore tra l’altro dell’assist a Mkhitaryan per il gol del provvisorio pari. A Brescia, complice la squalifica dell’armeno, non ci sarebbe quindi da stupirsi nel vedere Justin nuovamente titolare. Dipende da lui, anche se il suo futuro è ormai deciso.
GUNNERS
Il discorso con l’Arsenal infatti è ancora aperto. Soprattutto alla luce della particolare modalità con la quale Mkhitaryan è riuscito a diventare giallorosso. Bisogna trovare un’intesa con i Gunners, considerando che l’ex Ajax a bilancio figura ancora a 12,7 milioni. Accordo che manca anche per Smalling. Ieri a Trigoria è passato l’intermediario che ha relazionato il club dell’operazione con il Manchester United. La situazione vive un momento di stallo: l’offerta giallorossa rimane quella nota da settimane (prestito oneroso di 3 milioni e obbligo di riscatto nel 2021 di 14).
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