Roma, Kalinic: «Spero di non avere infortuni, sono due anni che non gioco molto»

Nikola Kalinc si presenta in conferenza pochi giorni il suo arrivo a Trigoria per sostituire Schick ormai al Lipsia: «Il mio obiettivo è non avere infortuni...

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Nikola Kalinc si presenta in conferenza pochi giorni il suo arrivo a Trigoria per sostituire Schick ormai al Lipsia: «Il mio obiettivo è non avere infortuni perché negli ultimi due anni non ho giocato molto». Ecco le parole dell’attaccante. 


La trattativa. «Sono contento di essere qui, per me Roma è un grande club con grande storia. Questa è una nuova avventura e spero di fare bene».

Obiettivi personali. «Il mio obiettivo è non avere infortuni perché negli ultimi due anni non ho giocato molto, è importante quest’anno giocare di più. Per la squadra valuteremo partita dopo partita. La Roma vuole arrivare in Champions e ci proveremo». 

Il trasferimento. «Sono arrivato l’ultimo giorno di mercato, per fortuna sono qui e sono contento». 

Personalità. «Ho già giocato in Serie A, ho esperienza con il campionato italiano. Ci sono grandi attaccanti come Dzeko che ha giocato qui negli ultimi quattro anni e ha fatto bene. Spero anche io di fare bene come lui». 

Dzeko. «Vedremo come giocheremo. So che lui gioca sempre, è un grande attaccante e il mister decide se giocheremo con una o due punte. Sono qui per lavorare e vedremo cosa succede. Ho parlato con lui tutti i giorni». 

Interagire con un altro centravanti. «Alla Fiorentina ho giocato con il 4-3-3 a sinistra quando allenava Sousa. Tutti i ruoli in avanti vanno bene per me. Molte partite ho giocato con una sola punta, anche nell’Atletico si giocava con una punta. Il Cholo è un allenatore come quelli italiani, lavora spesso sulla tattica e sul contropiede, per me è stata una bella esperienza lavorare con lui». 

Fonseca. «Conosco Fonseca quando allenava lo Shakhtar perché anche io giocavo in Ucraina. Lui è uguale a Sousa, vuole avere il possesso della palla. prima di conoscere Fonseca non ci ho parlato». 

Vicino alla Roma in passato. «Non so se sono stato vicino alla Roma in passato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero