Roma, il match ball per l'Europa

Fonseca
Stadio Grande Torino, ore 21,45: la Roma sa che è la notte cruciale. Perché non si può permettere di perdere altro tempo, giovedì prossimo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stadio Grande Torino, ore 21,45: la Roma sa che è la notte cruciale. Perché non si può permettere di perdere altro tempo, giovedì prossimo c’è la sfida di Europa League contro il Siviglia (ottavo di finale in gara unica), e il suo campionato, deludente e mediocre, deve finire contro i granata, senza aspettare l’ultimo turno, cioè la partita contro la Juve (anticipata a sabato sera). Mancano ancora 3 punti per chiudere al 5° posto, utile per evitare i preliminari (3 match) di settembre, e quindi davanti al Milan che gioca però alle 19,30 contro la Sampdoria a Marassi. Fonseca avrà il vantaggio di entrare in campo conoscendo il risultato della rivale: il successo dei giallorossi diventerà obbligatorio solo se Pioli avrà la meglio contro Ranieri. In sintesi: va copiato il risultato dei rossoneri per lasciarli definitivamente a distanza di sicurezza (+ 4), tenendo conto che nel caso di parità di punti sarebbero loro a festeggiare il piazzamento.


BLACK OUT
Fonseca, come è sempre accaduto recentemente per i turni infrasettimanali, scansa la conferenza stampa. E coglie al volo l’opportunità per glissare su alcuni argomenti di cui si discute quotidianamente sul pianeta Roma. Da Smalling che si allontana a Zaniolo che si avvicina alla maglia da titolare e che, al centro del dibattito ormai da qualche settimana, è comunque protagonista pure fuori dal campo. Senza domanda, dunque, non c’è risposta. Avanti nel silenzio o quasi. «Sarà una partita difficile, contro una squadra sempre forte in casa. Per loro non ci saranno pressioni e anche per questo non sarà semplice, loro sono molto forti difensivamente, ma noi siamo molto motivati e vogliamo vincere» avverte il portoghese, elogiando il gruppo di Longo addirittura per il rendimento interno. Il Torino, salvo solo con il pari di mercoledì a Ferrara contro la Spal ultima e retrocessa, non ha certo sfruttato il fattore campo nè prima nè dopo il lockdown: 7 ko (+ 4 pari e 7 successi). E perdendo proprio contro la Spal e il Lecce terzultimo, oltre che contro la Lazio, la Sampdoria, la Juventus e l’Inter, e incassando 7 reti dall’Atalanta.

FORMAZIONE DI GARANZIA

La Roma, insomma, non può sprecare il match point contro i granata che hanno staccato la spina. «Non voglio fare grandi cambiamenti». Fonseca lo ripete ormai da qualche settimana. Solo a Ferrara, contro la Spal, ha deciso di risparmiare contemporaneamente 3 titolari che ritiene fondamentali per il suo spartito: Veretout, Mkhitaryan e Dzeko che sono rientrati mercoledì contro la Fiorentina. Stasera partirà con i migliori del momento: «I giocatori sono un po’ stanchi, è vero, ma per noi è una partita importante e mentalmente ci arriveremo molto bene: quando si vince si lavora nel miglior modo». L’unico dubbio è nel ruolo di trequartista per sostituire l’infortunato Pellegrini: Zaniolo sfida Perez. Ogni esperimento sarà rimandato, in caso di 5° posto raggiunto con una giornata d’anticipo, alla gara di sabato contro la Juventus. Magari escludendo Veretout, squalificato in coppa e punto fermo del 3-4-2-1, e provando Cristante accanto a Diawara, cioè la coppia di mediani da schierare contro il Siviglia se Pellegrini non riuscirà a essere disponibile: «Ha subito un intervento e nei prossimi giorni non potrà allenarsi con la squadra: vedremo come recupererà». Convocati 29 giocatori (i giallorossi, stamattina la partenza, resteranno a Torino): tornano Ibanez e Jesus, aggiunto in extremis Mirante.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero