Dopo il mare di polemiche che hanno seguito Juventus-Roma, domani alle ore 18 all'Olimpico si riparte in una serie A comunque. Il tecnico francese va infatti beno oltre...
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Destro e Ljajic osservati speciali «Per me Mattia e Adem sono importantissimi, come tutti gli altri. Loro in un eriodo di 7 gare hanno giocato spesso, poi c'è u moento in cui stai più in forma e puoi dare di più ma Mattia e Adem hanno segnato gol importanti. Per me non c'è un caso. Poi Mattia è andato in Nazionale ed è una cosa importante far parte di quel gruppo e arriverà il suo momento. poi lui lo dovrà sfruttare».
La Roma è consapevolezza «Io sono il capo del branco ma i lupi sono loro. Quando giocano devono avere la consapevolezza della nostra forza ma devono mostrarla in campo, se c’è uno che si allontana da questa via devo prenderlo con me. Forse non vinceremo tutte le partite ma dobbiamo fare in modo di farlo».
Paredes «Sì, già l’ho detto: è pronto. Abbiamo avuto la fortuna di averlo 15 giorni per lavorare. Leandro migliora ogni giorno, è molto intelligente nell’ascoltare i consigli degli anziani, come Daniele e Seydou Keita. E’ entrato ora nel modo di lavorare e di giocare nostro: può dimostrare la sua importanza nella nostra rosa».
Tanti infortuni muscolari «Non sono preoccupato, per niente. Il circolo vizioso è che quando ci sono tanti infortuni nello stesso settore di gioco, gli altri giocano molto e può succedere quello che è capitato a De Rossi e Keita. Se abbiamo tanti infortunati allo stesso muscolo c’è qualcosa da pensare ma qui una volta è il flessore, una volta il polpaccio e così via…».
Corsi e ricorsi con il Chievo. «Lo scorso anno arrivavamo da 9 vittorie di fila, abbiamo avuto la voglia di tenere questa striscia. Dobbiamo tornare alla vittoria ora e se faccio un paragone, cosa che non mi piace, è che la rosa è più ampia: abbiamo già visto che ognuno è importante, ognuno può aiutare la squadra. Il livello del gioco della squadra non cambia perché sono tutti bravi e hanno tutti la mia fiducia».
La moviola in campo «Io ho parlato di tecnologia, non di moviola in campo: nel tennis è possibile sapere se la palla è dentro o no, perché nel calcio non si può fare lo stesso per sapere se è rigore o no? Così non si parla per 14 giorni di una partita».
La "linea" della Roma con gli arbitri «Le parole di Maicon non sono contrarie a quelle di Morgan. Maicon ha ragione che anche se succede qualcosa dobbiamo andare avanti, rispettando sempre il direttore di gara. A Manchester abbiamo preso un rigore subito, pareggiando. Come a Torino, non siamo crollati dopo l’incredibile rigore. Dimostra che la squadra è in grado di superare tutti, anzi non tutti ma alcuni, gli episodi che accadono durante una partita».
“Vinceremo lo scudetto”, affermazione forte? «Ho le mie ragioni ma voi siete molto intelligenti e avete già capito tutto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero