Non è ancora il giorno del debutto di Friedkin, ma la il verdetto di Duisburg incide di sicuro sulla svolta della società giallorossa. L’Europa League, andando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LUNGA ATTESA
La Roma aspetta il cambio di proprietà da mesi. Pallotta cominciò a preparare l’addio proprio quando sbarcò Fonseca dall’Ucraina, l’ultimo (8°) allenatore della sua gestione senza successi che si presentò con 7 titoli vinti con lo Shakhtar Donetsk in 3 anni (3 campionati e 4 coppe). Il portoghese non ha mai usato l’alibi della precarietà del club per giustificare il rendimento altalenate della squadra che, nonostante il gran finale, ha fallito l’obiettivo minimo stagionale: la zona Champions e quindi almeno il 4° posto, lasciato tra l’altro alla Lazio. Qualche giocatore ha però ammesso in pubblico di aver convissuto a fatica con l’instabilità societaria. Ma Friekdin è intenzionato ad evitare le cessioni eccellenti: Zaniolo e Pellegrini, per capirsi. L’Europa League, sfruttando il vento che sembra tornato a gonfiare la vela giallorossa, chiama il riscatto. E, dopo aver già incassato quasi 20 milioni, potrebbe incrementare il raccolto e quasi raddoppiarlo: 8,4 milioni spettano a chi arriva a Colonia (quarto 1,5, semifinale 2,4, e finale 4,5) ai quali aggiungere il bonus vittoria di 4 milioni. In più, oltre al ranking storico, c’è il market pool che dipende anche dal percorso dell’Inter nella stessa competizione: attualmente non è calcolabile.
SFIDA COMPLICATA
Se la Roma si presenta con la striscia positiva di 8 giornate (7 vittorie e il pari con l’Inter), il Siviglia, capace di conquistare 5 volte l’Europa League negli ultimi 14 anni, 3 di fila nel 2014, 2015 e 2016), è addirittura imbattuto da 17 partite (Liga e coppe). L’ultimo ko a Vigo contro il Celtra il 9 febbraio. Lopetegui, ex allenatore del Real ed ex ct della Spagna, ha chiuso la stagione al 4° posto con gli stessi punti (70) dell’Atletico Madrid (3°). Fonseca lo conosce bene perché il collega lo sostituì su la panchina del Porto (2014). Banega, Ocampos, Vazsquez e Suso sono invece passati dal nostro campionato. Ma il club andaluso è anche e soprattutto Monchi, l’ex ds giallorosso che ancora adesso è criticato nella Capitale. Alcuni suoi acquisti restano incomprensibili: da Nzonzi, sgarbo a De Rossi, a Pastore, fuori dalla lista Uefa per infortunio come in gran parte della sua avventura a Trigoria. Anche Karsdorp, preso nonostante si dovesse operare al ginocchio, e lo stesso Schick, scartato dalla Juve e dall’Inter e strapagato. È stato lui a pretendere, però, Zaniolo quando Spalletti chiese Nainggolan in nerazzurro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero