Partiamo dal dato: 104 gol in 212 partite giocate con la maglia della Roma. Ovvero, quasi una rete ogni due gare. In più, ci sono 45 assist, che non sono proprio da buttare...
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ENERGIE
Le energie dovrà congelarle, perché Fonseca difficilmente rinuncerà a lui, anche se è impensabile che, con certi ritmi e con queste temperature, un calciatore qualsiasi, poi della sua età, possa fare uno sprint del genere fino ad agosto. lui può riuscirci, perchè se non è sorretto dal fisico, può aggrapparsi alla classe, che di solito fa la differenza, specie se i ritmi non sono vertiginosi (come si prevede da qui in avanti per questo anomalo campionato). Dzeko, numeri alla mano, è uno dei giocatori più forti nella storia della Roma, rischiando di lasciare la capitale come il secondo bomber di sempre: potrà superare facilmente Amadei (111) e Volk (106), la sfida vera è a Pruzzo (138). Diciamolo: impossibile superare Totti, coi i suoi 307 reti colorate di giallorosso. Nella stagione attuale, Edin è stato in campo praticamente sempre (14 gol in campionato, 3 in coppa, senza rigori) e praticamente per la totalità delle partite. Si è riposato davvero poco e chissà se potrà farlo da qui alla fine del campionato, forse no. Ha giocato tra campionato ed Europa League 33 partite: non ha finito i 90’ minuti con il Basaksehir (72’), con la Sampdoria a Marassi (45’, con maschera), col Verona (86’), con l’Inter (22’), con Spal (89’) e con Lecce (81’). Solo una volta Fonseca è riuscito a tenerlo a riposo totale, contro il Cagliari, ultima prima del lockdown. Ha giocato con una maschera protettiva, da infortunato, quando in quel periodo (ottobre-novembre) si infortunò anche il suo vice, Kalinic. Se la Roma ha una speranza di agganciare l’Atalanta è legata a lui. Al di là dei record che può ancora abbattere.
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Il Messaggero