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La Roma è lì, osserva, aspetta. Paulo Dybala sta ricominciando a lavorare seriamente, vuole una squadra quanto prima, possibilmente in Italia, che possa ospitarlo. Radio mercato ci racconta che il ragazzo, dopo quasi due mesi dalla fine del campionato, si è convinto che certe cifre a cui aspirava (forte di essere svincolato dalla Juve), difficilmente le potrà ottenere. Almeno qui, dai club del nostro campionato. E quindi? Ha deciso di ascoltare anche altre proposte, ragionarci sopra. Lo scenario, dunque, cambia.
Facciamo un passo indietro. L'8 giugno scorso l'Inter, che aveva in mano il calciatore (coincidevano le volontà della Joya e di Marotta), aveva recapitato al suo entourage una proposta di contratto a ribasso rispetto alle pretese dell'argentino. Parliamo di cinque milioni fissi a stagione, più uno di bonus legato alle presenze, ne avrebbe dovute garantire la metà. Proposta rispedita al mittente. Qualche tempo dopo, il calciatore e il suo procuratore, Jorge Antun, si sono rifatti sotto con i nerazzurri, facendo capire che quella proposta, leggermente rivista con altri bonus da inserire, poteva essere accettata. Ma l'Inter aveva già preso Lukaku e non aveva caselle libere: in caso di partenze di altri attaccanti, vedi Correa, il discorso si poteva riaprire, questo in sintesi il discorso fatto da Marotta ad Antun. Ed ecco che nella terra di mezzo si possono inserire altri club, il Napoli ha mostrato interesse, il Milan è defilato e la Roma è lì, osserva.
INCASTRI, CESSIONI E FRATTESI
A Trigoria continuano a tenere un basso profilo sulla questione Dybala, ripetendo che quel tipo di ingaggio non è sostenibile, non solo: non sono confermati incontri con l'agente, appuntamenti, dialoghi, né che il calciatore sia stato già nella Capitale per parlare con Pinto. E' la verita? La solita melina di mercato? Ci sta tutto. Ma stando alle cifre, l'affare quantomeno è possibile. E' chiaro, ci vuole uno sforzo, in questo caso, oltre il limite. Per Mourinho, Paulo sarebbe il sostituto ideale di Zaniolo (piace anche Zaha, la Roma è disposta a lasciare andare via Felix), che ormai aspetta solo la Juve: se parte uno forte, deve arrivare un altro di pari livello, se non superiore, questo è il diktat. Alla Roma offerte serie per Nicolò non sono ancora arrivate e questo è un problema. Nel frattempo la società sta portando avanti altre operazioni in uscita, finalizzate sempre all'innesto di altri calciatori. Ne è l'esempio la vicenda legata a Davide Frattesi, bloccato dal Sassuolo, con cui sta facendo la preparazione. La Roma - che già aveva avuto un colloquio esplorativo con l'a.d neroverde Carnevali - per tornare alla carica ha bisogno di liberare un posto a centrocampo e il nome in questione è Veretout, lusingato dal Marsiglia. Il Sassuolo era partito da 35 milioni per poi arrivare a 30, la Roma ha messo sul piatto circa la metà con l'innesto di un giovane promettente come Cristian Volpato, che come noto fa parte della scuderia Totti. Poi, sul piede di partenza anche Kluivert, Diawara. La società è disposta ad ascoltare offerte per (quasi) tutti, ovviamente anche per Villar, richiesto dal Monza (oggi Pinto vede Galliani). Il mercato delle cessioni farà quello delle entrate. Un classico di questi tempi.
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Il Messaggero