Eusebio Di Francesco è alla ricerca di continuità e risultati per restare stabilmente in zona Champions. Le due facce della Roma di ieri contro il Benevento hanno in...
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Il periodo buio della Roma sembra essere terminato, il prossimo treno di partite (Udinese, Shakhtar, Milan e Napoli) inciderà sul futuro del club di Pallotta: «Abbiamo avuto 40 giorni di difficoltà legate. Finito il mercato che può aver distratto, ma questo non deve essere un alibi, abbiamo ritrovato compattezza. Dobbiamo, però, essere continui in tutti i 90 minuti, cosa che non riusciamo ancora a fare. Sarebbe ottimale per qualsiasi tecnico non cambiare molto, spero che mettendo a posto delle situazioni, si possano tenere determinati calciatori dando un assetto specifico alla squadra. Mi auguro che Monchi possa lavorare su questo, ma prima bisogna mettere a posto i conti, e la Roma lo sta facendo».
Con Napoli e Juventus in testa alla classifica a rispettivamente 18 e 17 punti di distanza dai giallorossi, è impossibile parlare di Scudetto: «Il distacco non fa una piega. Abbiamo lasciato tanti punti per strada per nostre sciocchezze e stupidaggini, a partire dall’espulsione di De Rossi contro il Genoa. Siamo sempre stati un pochino dietro a Napoli e Juventus, anche quando eravamo più vicini sia per l’organico che per il mercato e il mantenimento della rosa. In squadra ci sono molti giovani che erano poco abituati a questa piazza, come Under che ha avuto bisogno di tempo per adattarsi al nostro calcio». Chiusura su Totti e l’aiuto che sta dando alla gestione tecnica: «È una grande risorsa, magari poco appariscente, ma all’interno del gruppo è importante. Mi dà l’umore della squadra e mi spiega molte situazioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero