Roma, Di Francesco: «Ritrovata la compattezza di un tempo. Under? Mi ricorda Montella»

foto Mancini
Eusebio Di Francesco è alla ricerca di continuità e risultati per restare stabilmente in zona Champions. Le due facce della Roma di ieri contro il Benevento hanno in...

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Eusebio Di Francesco è alla ricerca di continuità e risultati per restare stabilmente in zona Champions. Le due facce della Roma di ieri contro il Benevento hanno in parte preoccupato il tecnico che sta proseguendo il suo lavoro per dare compattezza all squadra. L’emergenza a centrocampo ha costretto l’allenatore a schierare in attacco per la seconda volta consecutiva dopo Verona Cengiz Under, il giovane turco arrivato a Roma la scorsa estate non ha deluso realizzando due gol ieri ed uno a Verona: «Ha una grande qualità nel preparare il tiro nascondendo il calcio fino alla fine come Vincenzo Montella, anche se non ha le stesse caratteristiche come giocatore. Ha la stessa capacità e velocità di esecuzione, un paragone legato solo a questa peculiarità tecnica», ha detto Di Francesco a Radio anch’io lo sport sulle frequenze di Radio 1. 



Il periodo buio della Roma sembra essere terminato, il prossimo treno di partite (Udinese, Shakhtar, Milan e Napoli) inciderà sul futuro del club di Pallotta: «Abbiamo avuto 40 giorni di difficoltà legate. Finito il mercato che può aver distratto, ma questo non deve essere un alibi, abbiamo ritrovato compattezza. Dobbiamo, però, essere continui in tutti i 90 minuti, cosa che non riusciamo ancora a fare. Sarebbe ottimale per qualsiasi tecnico non cambiare molto, spero che mettendo a posto delle situazioni, si possano tenere determinati calciatori dando un assetto specifico alla squadra. Mi auguro che Monchi possa lavorare su questo, ma prima bisogna mettere a posto i conti, e la Roma lo sta facendo».


Con Napoli e Juventus in testa alla classifica a rispettivamente 18 e 17 punti di distanza dai giallorossi, è impossibile parlare di Scudetto: «Il distacco non fa una piega. Abbiamo lasciato tanti punti per strada per nostre sciocchezze e stupidaggini, a partire dall’espulsione di De Rossi contro il Genoa. Siamo sempre stati un pochino dietro a Napoli e Juventus, anche quando eravamo più vicini sia per l’organico che per il mercato e il mantenimento della rosa. In squadra ci sono molti giovani che erano poco abituati a questa piazza, come Under che ha avuto bisogno di tempo per adattarsi al nostro calcio». Chiusura su Totti e l’aiuto che sta dando alla gestione tecnica: «È una grande risorsa, magari poco appariscente, ma all’interno del gruppo è importante. Mi dà l’umore della squadra e mi spiega molte situazioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero