Eusebio Di Francesco ha perso un po’ il sorriso, non l’orgoglio. Ha superato ostacoli, crisi di risultati, possibili esoneri, si è visto camminare davanti prima...
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La Roma deve far fronte agli infortuni e ai diffidati (Fazio, Manolas, Florenzi e Zaniolo), le insidie principali vengono da dentro. De Rossi deve mettere minuti e verrà rischiato, con o senza Nzonzi. Zaniolo viene messo a freno, così come Manolas. Gente come Kolarov e Dzeko, invece, non potranno riposare, vista la mancanza di alternative nei ruoli: Santon può sostituire Florenzi e non tutti e due gli esterni, Karsdorp è ancora out. Rientra Perotti, che Eusebio ha intenzione di utilizzare subito. Dubbio a destra, dove la spunterà uno tra El Shaarawy (favorito) e Kluivert (Under e Schick non sono ancora disponibili). C’è anche Pastore a reclamare il posto, che avrà, seppur non dall’inizio (a meno di ripensamenti dell’ultima ora). Il finale è su Zaniolo: DiFra chiede una maggiore tutela da parte degli arbitri, che non gli fischiano troppi falli a favore. «Se gli dovessi parlare solo per difenderlo gli creerei degli alibi. Deve capire che è un giocatore fisico e non deve sempre andare a terra. Ci sta che possa prendere un giallo ogni tanto perché è un calciatore di impeto. Sui pochi falli fischiati è vero, spesso è stato poco tutelato, ma non dico che sia stato preso di mira. Gli avrebbero dovuto fischiare qualche fallo in più, questo sì». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero