Roma, Di Francesco: «De Rossi non sarà convocato». Schick out

Roma, Di Francesco: «De Rossi non sarà convocato». Schick out
Domani contro la Spal la Roma dovrà confermare il filone positivo inanellato prima della sosta. DI Francesco lascerà a casa Kolarov e De Rossi, sul capitano...

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Domani contro la Spal la Roma dovrà confermare il filone positivo inanellato prima della sosta. DI Francesco lascerà a casa Kolarov e De Rossi, sul capitano della Roma ha auspicato un futuro da allenatore: «Daniele è un punto di riferimento per tanti ragazzi e lo deve essere anche in mezzo al campo. Avendo avuto un percorso calcistico importate può farlo, poi vanno valutate anche altre sfaccettature, in futuro potrà essere un ottimo tecnico». Ecco le parole di Di Francesco in conferenza stampa. Intanto Patrik Schick non è stato convocato: problemi muscolari.

 
La squadra dopo la sosta. «I calciatori impegnati in nazionale non sono tornati a Trigoria tutti insieme. Ieri Kluivert e Nzonzi non si sono allenati con la squadra. Schick ha qualche problemino e oggi lo valuteremo. Al di là degli infortuni la squadra sta bene».
 
Rendimento. «Sto facendo delle valutazioni in maniera relativa, terrò conto del minutaggio dei calciatori in nazionale. Due partite consecutive si possono giocare, con la speranza di recuperare De Rossi e Kolarov per il CSKA».
 
De Rossi allenatore. «Già fa il mio collaboratore (sorride ndc). Daniele è un punto di riferimento per tanti ragazzi e lo deve essere anche in mezzo al campo. Avendo avuto un percorso calcistico importate può farlo. Poi vanno valutate anche altre sfaccettature, in futuro potrà essere un ottimo allenatore. Lui e Kolarov sono in continuo miglioramento e spero di poterli metterli in campo con il Cska». 
 
Schick. «È una valutazione che devo fare, ad oggi non so dire quelle che farò domani. Giocherà uno tra lui ed Edin, non so dare una risposta definitiva e devo vederlo in campo. Ieri non si è allenato con la squadra perché non stava benissimo».
 
Dzeko. «Non mi stancherò mai di dirlo, Edin ha potenzialità enormi. Gli manca continuità, che sto rivedendo per lunghi tratti della gara. A volte non dico che sparisca, ma non si mette a disposizione dei compagni. Sta facendo un ottimo lavoro e l’aspetto psicologico è importantissimo. Va sfruttato in questo momento, al di là delle scelte che farò domani».
 
Coric. «Non credo che quello di esterno sia il suo ruolo per quello che ho visto in precampionato e in allenamento. È un centrocampista, può essere un trequartista ma migliorando l’interdizione può fare anche uno dei due centrali».
 
Pastore. «Si è allenato ieri con la squadra, è a disposizione e sarà convocato. Ha lavorato benissimo in questi giorni. Per rientrare deve stare bene fisicamente e mentalmente, poi la condizione va valutata volta per volta. Che stia bene in questo momento è assodato».
 
Perotti. «Avete intervistato qualcuno che se ne intende più di me (il mental coach, ndc). È un discorso psicologico, ma anche fisico. Per Diego stiamo valutando, vogliamo riportarlo in campo nelle condizioni migliori possibili, per continuare un percorso dove non si fermi più. Mi dispiace perché vive questo sport con amore, psicologicamente va aiutato e noi lo faremo perché siamo qui apposta. I contrasti? Lavoriamo su questo dato e dovremo ancora migliorarlo per essere ancora più competitivi».
 
La Spal. «Domani avremo una partita molto complicata. Se avete visto con l’Inter o in tutto il campionato ha fatto ottime prestazioni. Sottovalutarli è un errore, servirà grande attenzione. Lazzari è partito dai dilettanti ed è quello che fa più dribbling, è una partita che va presa con le molle e molto delicata. Dobbiamo dare continuità, chi ce l’ha ottiene risultati importanti. Dobbiamo continuare, abbiamo intrapreso una direzione giusta ma serve continuare con grande dedizione. Non è finita qui».
 
Zaniolo davanti alla difesa. «Di esperimenti se ne possono fare tanti. Io devo cercare di dare certezze, l’ho provato trequartista o mezzala e sono le sue posizioni. I provini li lascio a voi, non è ancora pronto per fare questo per età o esperienza. Metterlo davanti alla difesa in partenza è una scelta che non farei». 
 

Luca Pellegrini. «Giocherà lui, darò continuità al suo percorso di crescita. Deve continuare a lavorare con umiltà, cercando di essere più pulito in tutte le situazioni. Ha fisicità e grandi mezzi, deve imparare a sfruttarli meglio. È giovane ed è normale che sbagli».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero