Roma, l'ascesa di Zalewski nel progetto Friedkin: così i giovani si allenano fino a 100 ore in più

Un prodotto fabbricato in casa che adesso vale milioni di euro. La Roma si gode il frutto di un rivoluzionario lavoro suoi giovani

Roma, Zalewski in ascesa: obiettivo Mondiale e rinnovo fino al 2027
L’ascesa con la Roma, la nazionale e i riconoscimenti. Nicola Zalewski sta vivendo un momento di splendore grazie a José Mourinho che ha puntato su di lui a...

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L’ascesa con la Roma, la nazionale e i riconoscimenti. Nicola Zalewski sta vivendo un momento di splendore grazie a José Mourinho che ha puntato su di lui a metà della scorsa stagione. Un esterno offensivo trasformato in difensivo nel 3-5-2 del portoghese. Lui si è adattato senza fare troppe storie e in poco tempo è diventato indispensabile nello scacchiere dello Special OneVina è stata relegato in panchina e Nicola è definitivamente sbocciato, giocando 34 partite in due anni e realizzando due assist. Questa estate José lo ha blindato nonostante il ritorno di Spinazzola, è come se avesse avuto il sentore che sarebbe servito da un momento all’altro. E così è stato perché i due infortuni di Karsdorp e Celik e le condizioni non ottimali di Leo, gli hanno riaperto la strada. Lui non si è fatto trovare impreparato nonostante gli infortuni che lo hanno frenato. Prima alla caviglia a inizio stagione e poi l'affaticamento muscolare rimediato contro il Ludogorets. Durante la sosta per le nazionai è volato in Polonia dove ha giocato le due partite di preparazione ai Mondiale contro Olanda e Galles da titolare: al momento è tra i 47 pre-convocati per il Qatar e solo il 10 novembre, giorno di divulgazione delle liste definitive, saprà se prenderà parte alla spedizione invernale. Con la Roma, invece, ha giocato anche a destra pur essendo la sinistra la sua fascia preferita. Non ha mai sfigurato: cross, corsa, dribbling e aggressività sono le qualità migliori del classe 2002.

La nuova attenzione ai giovani

Nato a Tivoli e cresciuto a Poli, ha perso il papà un anno fa poco dopo l’esordio nella nazionale polacca. Ha fatto tutta la trafila nel vivaio giallorosso fino ad approdare in Prima squadra. Ed è stato il nuovo approccio ai giovani della proprietà statunitense a contribuire alla sua ascesa: più attenzione alle qualità individuali dei ragazzi, allenate fino a 100 ore in più all’anno e report continui di preparatori, psicologi, nutrizionisti e tecnici. Infine, la complicità di José Mourinho che non ha avuto paura a farlo esordire quando era necessario. Un prodotto “fabbricato” in casa e che adesso vale milioni di euro. Il suo contratto scadrà nel 2025, ma la società sta lavorando a un rinnovo fino al 2027 con adeguamento dello stipendio (attualmente guadagna 300mila euro). Anche perché durante il Mondiale potrebbe mettersi in evidenza e a quel punto Milan, Inter e Juventus potrebbero bussare alla sua porta.

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Il Messaggero