La formalità Debrecen – modesta formazione ungherese – rischia di complicarsi causa fattori secondari quali una preparazione appena abbozzata, i 35 gradi di...
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Da segnalare uno striscione dei tifosi granata per l’ex allenatore Sinisa Mihajlovic. Baselli e compagni giocano in scioltezza e senza forzare più di tanto si ritrovano in vantaggio di due gol all’intervallo. Nella ripresa caldo e stanchezza abbassano forzatamente il ritmo, ma il Toro continua gestire con attenzione, rischiando pochissimo e sfiorando il tris con un palo Berenguer deviato alla disperata da Nagy, dopo una sponda intelligente di Falqué (uscito per una botta alla caviglia da valutare). Entrano Lukic e Zaza, che sfiora il 3-0 in un paio di occasioni, e poi trova il guizzo sotto misura che chiude la pratica: per l’Europa League manca soltanto l’ultimo passo, in Ungheria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero