Mondiali: il Setterosa vola ai quarti, Pellacani tradita dall'emozione

Pellacani in azione
l Setterosa si è guadagnato una partita in meno, continuando a vincere, tre su tre, nel torneo di pallanuoto femminile a Gwangju mondiale. Ha battuto anche la Cina, 14 a 6...

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l Setterosa si è guadagnato una partita in meno, continuando a vincere, tre su tre, nel torneo di pallanuoto femminile a Gwangju mondiale. Ha battuto anche la Cina, 14 a 6 il risultato finale (parziali 5-1, 3-1, 4-2, 2-2) e perciò è prima nel girone, direttamente ai quarti. Il suo match lunedì prossimo, avversario da stabilire secondo gli incroci dei vari gironi: i pronostici dicono che alle ragazze di Fabio Conti toccherà la perdente tra Russia e Ungheria, ma è vaticinio.


Le azzurre hanno dominato l’incontro, sciolte fin dall’inizio, con un parziale di 4 a 0 che le ha condotte sul 5 a 1. Gol ripetuti di Garibotti e Tabani, tre ciascuno, nonché di Bianconi, Emmolo e Viacava, doppietta; anche Aiello e Chiappini si iscrivono al tabellino del gol. A quello del non gol l’esordiente portiere Lavi, entrata nel finale al posto di Gorlero.

EMOZIONE DA DEB
E’ probabile che l’emozione abbia tirato un brutto scherzo a Chiara Pellacani in semifinale dei tuffi da 3 metri. Dopo tre salti regolari l’adolescente romana era settima, in vantaggio di 15 punti sulla più prossima candidata all’eliminazione. Settima e prenotata per Tokyo.

Ma gli ultimi due tuffi sono andati male entrambi, e Chiara è precipitata al 17esimo posto, 275,10 punti, meno di quanti (290,00) ottenuti nei preliminari. “Tutta esperienza – dice consolandosi un po’ dopo un pianterello – era la mia prima gara individuale mondiale e stato per guadagnarmi le Olimpiadi. Mi servirà”. Quanto alle Olimpiadi, ancora due porte d’accesso: i prossimi Europei di specialità a Kive (difficile: è promosso solo l’oro) e la Coppia Tokyo di primavera prossima, di manica molto più larga, 18 posti.

LA FORZA DELLE DONNE

La musica del duo libero rappresenta, dice il cittì Patrizia Giallombardo, “la forza delle donne” e debbono averne Linda Cerruti e Costanza Ferro, sempre in gara, notte dì, specie Linda che disputa pure quelle del solo. Tanta forza anche da resistere alla glaciazione delle graduatorie: sono seste, con la tiritera di sempre, Russia, Cina, Ucraina, Giappone e Spagna, ormai superata in certe specialità ed in questa avvicinata. Ma certo che se i giudizi cambino di decimali per volta, prima di arrivare in cima gli americani andranno su Marte e oltre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero