Un intoppo con l’inno di Mameli, poco prima della finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, ha fatto esplodere le polemiche. “Colpevole” questa volta Sergio...
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Tanto che il presidente francese Emmanuel Macron si era dovuto scusare con il capo del governo albanese Edi Rama. O ancora l’All Star Game della Nba nel 2018. Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio la partita di basket tra i campioni migliori delle due conference americane era stata aperta da una performance di Fergie. La cantante americana, ex Black Eyed Peas, aveva cantato l’inno nazionale americano, ma la sua esecuzione di Star-Spangled Banner non era stata apprezzata dal pubblico (né dalle tante celebrità presenti allo Staples Center). All’epoca, oltre alla tradizionale bufera sui social, personaggi come Chance the Rapper, Draymond Green e Jimmy Kimmel erano stati inquadrati con espressioni di disgusto mentre Fergie offriva al pubblico una versione tra il blues e il jazz dell’inno nazionale, una variazione sul tema che non era stata particolarmente amata da nessuno. È accaduto anche nella Coppa America di calcio del 2016. Nel prepartita Messico-Uruguay, la Celeste di Oscar Tabarez era stata accolta con l’inno cileno. Apriti cielo. La Conmebol, la confederazione sudamericana, si era scusata: «Faremo tutto il possibile affinché in futuro non si ripetano errori del genere», aveva sottolineato in una nota il presidente della Conmebol, Alejandro Dominguez. Infine, nel 2011 Christina Aguilera aveva sbagliato una strofa dell’inno nazionale durante l’apertura del Superbowl, in diretta Tv e davanti a milioni di americani.
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Il Messaggero