Pellegrini, per il derby torna il salva De Rossi: rinato dopo la crisi con Mourinho e adesso è di nuovo un insostituibile
Contro la Lazio De Rossi ritrova Lorenzo: i giallorossi faticano senza la sua qualità
di Alessandro Angeloni
ROMA Da anello debole, ad anello di congiunzione. La doppia faccia di Lorenzo Pellegrini in questa tormentata stagione. Quando il capitano non c'era - e per tanti - era un...
ROMA Da anello debole, ad anello di congiunzione. La doppia faccia di Lorenzo Pellegrini in questa tormentata stagione. Quando il capitano non c'era - e per tanti - era un bene (parliamo dell'epoca dell'ultimo Mourinho, quando i rapporti tra i due erano ai minimi termini), oggi non c'è e - per molti - è un problema (specie per De Rossi, con cui Lorenzo è tornato a splendere, riconquistando anche l'azzurro Nazionale). Ma torniamo all'anello, perché la rinascita del capitano comincia proprio da lì, da "lui". Ovvero, da quando Mou, andando via da Roma, gli ha lasciato nell'armadietto l'anello regalatogli dalla squadra per i suoi sessant'anni, accompagnandolo con un messaggio duro al Capitano da trasmettere alla squadra: «Quando diventerete uomini me lo ridarete». La storia ha cominciato a correre in città e con uno striscione apparso a Trigoria, una parte dei tifosi della Roma, prese posizione: «Pellegrini, anello debole». Ecco.
LA REAZIONE
Sembra passato un secolo, e invece appena poco più di due mesi. E Lorenzo, oggi? Altro che anello debole e ce ne siamo accorti l'altro ieri a Lecce: la sua assenza è tornata a pesare. Senza di lui si è vista un'altra Roma, più piatta e soprattutto non vincente. I guizzi del capitano - e non solo i suoi, ovviamente - hanno fatto la storia della gestione De Rossi. Se Mourinho - quello dell'ultima stagione - ha saputo farne a meno, vincendo anche in sua assenza (è successo quattro volte) e perdendo con lui in campo (sei volte), De Rossi lo ha rivitalizzato e ora ne è diventato - si fa per dire - schiavo. Pellegrini, dalla partita con il Verona, la prima con DDR in panchina, ha sempre giocato, tranne a Lecce: nove gare di campionato e quattro di Europa League.