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Paolo Rossi è tornato a Vicenza. Il feretro del campione azzurro scomparso mercoledì ha raggiunto lo stadio "Menti", dove alle 15 è stata allestita la camera ardente. Ad accoglierlo il sindaco Francesco Rucco, accompagnato da assessori e consiglieri comunali oltre alla dirigenza e alla squadra del LR Vicenza.
La bara è stata posta sotto la tribuna centrale, poco fuori l'uscita dagli spogliatoi. Centinaia di tifosi si sono messi in fila e poi si sono avvicinati per dare l'ultimo saluto a Pablito, nel rispetto delle norme anticontagio. Domani alle 10.30 il funerale al Duomo di Vicenza.
La Lega e tutti i club di Serie A lo ricorderanno con una serie di iniziative nella prossima giornata di campionato: prima del fischio d'inizio verrà osservato un minuto di silenzio e tutti i calciatori porteranno il lutto al braccio. Al centro del campo e sui maxischermi verranno proiettate le sue immagini con un audio di sottofondo che ricorderà i suoi gol nel Mondiale del 1982 in Spagna.
Intanto in rete e sui social l'idea di intitolargli il titolo di capocannoniere della Serie A (così come il Pichichi in Liga) è stata accolta con entusiasmo dal presidente del Coni Giovanni Malagò: «È un diritto che devono esercitare la Figc e la Lega Serie A, ma mi sembra che sia una proposta straordinaria. Abbiamo il dovere di ricordarlo, è stato lui a farci salire sul tetto del mondo e a renderci orgogliosi e uniti» .
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