Brasile-Germania non è mai una partita come le altre. Non può esserlo, in ballo ci sono nove Mondiali e una miriade di campioni che hanno fatto la storia del calcio....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Brasile-Germania non è mai una partita come le altre. Non può esserlo, in ballo ci sono nove Mondiali e una miriade di campioni che hanno fatto la storia del calcio. Anche domani (ore 15.30 italiane), all’International Stadium di Yokohama, la sfida olimpica tra i verdeoro e la Mannschaft si preannuncia come una finale anticipata del torneo a cinque cerchi.
IL PRECEDENTE DI RIO Si dice che la vendetta sia un piatto da servire freddo. La Germania potrebbe gustarla alla temperatura giusta, visto che ai Giochi di Rio del 2016, la Seleçao sconfisse ai rigori proprio i teutonici nella finale per l’oro. Trascinatore fu Neymar, che si vendicò dell’affronto subito due anni prima ai Mondiali quando - sempre in Brasile - la Germania di Löw umiliò 7-1 i padroni di casa (privi però dello stesso Neymar, infortunato a una vertebra). Al Maracanà nel 2016, Maxi Meyer pareggiò il vantaggio firmato su punizione da ‘O Ney’, ma alla lotteria dagli undici metri Petersen tradì i suoi, consegnando il metallo più ambito al Brasile e al suo numero 10.
C’E’ DANI ALVES Alle Olimpiadi giapponesi il fenomeno del Psg non ci sarà: il suo club non gli ha concesso un altro torneo estivo, oltre alla Coppa America persa in finale contro l’amico Messi. Allora il Ct André Jardine è corso ai ripari arruolando un veterano come Dani Alves per guidare la truppa: l’ex Barcellona, che ormai nel San Paolo gioca centrocampista dopo una vita sulla fascia, ha confermato di non aver perso il senso dell’umorismo, fingendosi uno steward sull’aereo per Tokyo.
TRA COVID E RAZZISMO L’attesa per il debutto ai Giochi di entrambe le Nazionali è stata guastata da due episodi spiacevoli: per il Brasile, la positività al Covid-19 di Brenno, portiere del Gremio. Dopo un ulteriore test, risultato negativo, il ragazzo si è riaggregato ai compagni. La Germania invece ha lasciato il campo all’85’ nell’amichevole contro l’Honduras dopo che un giocatore tedesco, Jordan Torunarigha, ha affermato di esser stato vittima di insulti razziali da parte di un calciatore avversario. Il ct Stefan Kuntz ci è andato giù duro al sito della DFB: «Se uno dei nostri giocatori viene insultato dal punto di vista razziale, non è un’opzione per noi continuare a giocare». Resta però il dubbio di un fraintendimento, considerata la difficoltà di trovare una selezione più multietnica dell’Honduras.
I PROTAGONISTI Le Nazionali olimpiche, si sa, sono meno forti delle loro controparti maggiori.
Il Messaggero