D'accordo, lo storico ottavo posto delle ultime due edizioni è oramai un miraggio - colpa delle tre sconfitte nel "gironaccio" B con Australia, Irlanda e...
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Scozia KO, quindi. Come già successo all'ultimo Sei Nazioni con quel 22-32 a Galashiels e come accade spesso. Sebbene l'inizio sia un bel po' difficile. Sono proprio i giovani Highlanders a portarsi in vantaggio, al 18’, da maul, con Ashman (7-0 con i due addizionali di Thompson). Lo svantaggio dura poco, per la precisione otto minuti: il piede educato di Moscardi lancia l'estremo Trulla che, con la trasformazione di Garbisi, porta tutti sul 7-7. L'Italia prende allora confidenza e macina bel gioco. Un esempio la bella meta confezionata da rimessa laterale in prima fase. Fusco mette in moto Garbisi, che scavalca la linea con un calcetto; Moscardi schiaffeggia l'ovale e spalanca la porta a Mastandrea (14-7 e applausi doverosi).
Dicevamo del diluvio: comporta un intervallo anticipato di quasi un'ora. Non sono certo gli azzurrini a risentirne, allungando infatti sul 19-7 grazie a Mazza su una ripartenza dalla mischia.
Nella ripresa ci sono la pioggia, il fango e l'Italia. Punto. Al 62', allora, altri applausi: la mischia chiusa "carretta" l'omologa scozzese a centrocampo e sull'asse centrale s'infila il fulmine Garbisi. Quest'ultimo, dopo aver assestato il colpo di grazia, mette anche i punti del 26-7 e la pratica è archiviata. Le due mete scozzesi, di Ashman e Blair, arrivano soltanto al minuto 78 e all'80', approfittando dell'espulsione temporanea comminata a Koffi al 77'.
Sabato ci sarà la Georgia, che da par suo ha battuto le Fiji 12-8. Partita che vale il nono posto, appunto, ma non solo. Già, i "Lelos", anche se nella loro versione Junior, sono sempre quelli che sognano il posto degli azzurri al Sei Nazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero