Meno famoso e celebre dei più navigati connazionali Marco Belinelli e Danilo Gallinari, protagonisti in Nba da oltre un decennio, Nicolò Melli, debuttante assoluto...
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D'altronde, era stato il diretto interessato, in un'intervista a Sky, ad anticipare i sogni di riscossa: «La Nba è un bel traguardo, importante, ma dal quale ripartire. L'ho raggiunto, adesso però me la voglio giocare. È allo stesso tempo un punto d'arrivo ma anche una ripartenza. Voglio cercare davvero di sfruttare al meglio l'occasione, perché so che è importante». Vicino al massimo torneo mondiale già due anni fa (lo voleva Atlanta), Melli ha preferito restare in Europa dopo aver perso per due volte l'Eurolega con il Fenerbah‡e, «ma poi - raccolta - è arrivata questa possibilità qui ai Pelicans e mi è sembrato il momento giusto per cogliere questa occasione: ora spero che i fatti mi diano ragione. Personalmente io sono molto positivo, ovvio che magari nell'ultimo periodo avrei voluto giocare qualche minuto di più e avere qualche opportunità in più, però mi rendo conto che sono appena arrivato, e che sono l'unico europeo a roster. Con tutti gli infortunati che abbiamo non è facile trovare un equilibrio: il nostro assetto è ancora tutto da ricercare. Ora però spero arrivi qualche occasione importante per riuscirmi a ritagliare un ruolo all'interno delle rotazioni». Detto fatto per «Three-colò». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero