Nba, New Orleans pazza di Melli, ora è: «Three-colò»

Nba, New Orleans pazza di Melli, ora è: «Three-colò»
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Lunedì 18 Novembre 2019, 13:33

Meno famoso e celebre dei più navigati connazionali Marco Belinelli e Danilo Gallinari, protagonisti in Nba da oltre un decennio, Nicolò Melli, debuttante assoluto quest'anno nella Lega americana, il massimo torneo di basket al mondo, sforna una prestazione di assoluto livello e festeggia nel migliore dei modi la vittoria dei New Orleans Pelicans sui campioni di Golden State, che l'Anello lo hanno vinto nel 2015, 2017 e 2018. La 28enne ala azzurra, un passato all'Olimpia Milano, Pesaro, Germania e Fenerbah‡e prima di approdare quest'estate nella franchigia americana, resta in campo per 27 minuti durante i quali contribuisce in maniera importante alla vittoria dei Pelicans, mettendo a referto 16 punti, con ben 5 triple (tanto da essere subito battezzato dai media americani «Three-colò»), a cui aggiunge anche 5 rimbalzi e 3 assist. Già all'esordio contro i Raptors, campioni in carica, a fine ottobre, Melli aveva mostrato tutte le sue qualità, chiudendo con 14 punti in 20 minuti (mai un giocatore italiano ha segnato più punti al debutto in Nba) e dopo essere rimasto ai margini della squadra nelle ultime partite, nella notte italiana è finalmente rientrato in campo, sfoderando una prestazione da incorniciare.

D'altronde, era stato il diretto interessato, in un'intervista a Sky, ad anticipare i sogni di riscossa: «La Nba è un bel traguardo, importante, ma dal quale ripartire. L'ho raggiunto, adesso però me la voglio giocare. È allo stesso tempo un punto d'arrivo ma anche una ripartenza. Voglio cercare davvero di sfruttare al meglio l'occasione, perché so che è importante». Vicino al massimo torneo mondiale già due anni fa (lo voleva Atlanta), Melli ha preferito restare in Europa dopo aver perso per due volte l'Eurolega con il Fenerbah‡e, «ma poi - raccolta - è arrivata questa possibilità qui ai Pelicans e mi è sembrato il momento giusto per cogliere questa occasione: ora spero che i fatti mi diano ragione. Personalmente io sono molto positivo, ovvio che magari nell'ultimo periodo avrei voluto giocare qualche minuto di più e avere qualche opportunità in più, però mi rendo conto che sono appena arrivato, e che sono l'unico europeo a roster. Con tutti gli infortunati che abbiamo non è facile trovare un equilibrio: il nostro assetto è ancora tutto da ricercare. Ora però spero arrivi qualche occasione importante per riuscirmi a ritagliare un ruolo all'interno delle rotazioni». Detto fatto per «Three-colò».

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