Golden State manda al tappeto Sacramento e centra la ventinovesima vittoria su trenta partite fin qui giocate in questa regular season Nba. I Warriors si impongono all'Oracle...
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Curry è un fantasma nel primo quarto, dove fa registrare un pessimo 0-6 al tiro. Il suo sonno dura 20'40«, poi l'Mvp dell'ultima stagione spinge il tasto 'play' e cambia volto alla partita con 3'20'' esplosivi in cui segna 17 punti, frutto di cinque triple e un perfetto 6-6 al tiro. Un exploit che consente ai campioni Nba di riportarsi sotto all'intervallo (61-58 per gli ospiti) per poi cambiare marcia nella seconda metà dell'incontro. Ad affossare definitivamente i Kings ci pensa DeMarcus Cousins, che dopo il quinto fallo si fa anche espellere per proteste a 8'57'' dalla sirena.
Strada libera per i Warriors, che mandano in archivio il match con un parziale di 15-0. Serataccia per Marco Belinelli, che chiude con 3 punti, 2 rimbalzi e un assist in 21'48'' sul parquet. A Sacramento non basta nemmeno la miglior prestazione in carriera dell'israeliano Omri Casspi (9 triple e un bottino complessivo di 36 punti) per evitare la sconfitta. All'ennesima festa di Golden State contribuiscono anche Klay Thompson (29 punti) e Draymond Green (25 punti).
Nella notte Nba scende in campo anche l'altro azzurro Andrea Bargnani, senza però lasciare il segno nella vittoria a sorpresa dei suoi Nets a Miami. Brooklyn si impone per 111-105 grazie soprattutto a Wayne Ellington, autore di 7 triple per un totale di 26 punti, e di Brook Lopez, che chiude con una doppia doppia da 26 punti e 12 rimbalzi. Per il 'magò Bargnani solo 5'37,, sul parquet e nemmeno un punto. Agli Heat non bastano i 24 punti ciascuno di Dwyane Wade e Chris Bosh.
Continua intanto la marcia casalinga di San Antonio, che supera Minnesota per 101-95 centrando la 18esima vittoria di fila all'AT&T Center. Sugli scudi Kawhi Leonard con una doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi e il rookie serbo Boban Marjanovic, che parte dalla panchina e chiude con 17 punti all'attivo in nemmeno un quarto d'ora. E dopo due sconfitte di fila si riscattano anche i Cleveland Cavaliers, che si impongono sul parquet di Phoenix per 101-97. LeBron James mette a referto 14 punti, meglio di lui fa Kyrie Irving con 22 punti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero